Sono stati 116 i nuovi casi di positività al covid riscontrati sulla popolazione, 5 i nuovi ricoveri di cui uno in terapia intensiva e altri 5 decessi, avvenuti a Favara, Licata, Raffadali e due a Canicattì e che hanno fatto salire a 282 il totale delle vittime nell'agrigentino dall'inizio della pandemia. La situazione resta dunque assai critica. Adesso sono 4 i pazienti in terapia intensiva a Ribera, 25 le persone in degenza ordinaria al San Giovanni di Dio di Agrigento, 23 al Fratelli Parlapiano e sei ricoverati in ospedali fuori provincia. Anche sul fronte dei contagi la situazione è peggiorata un po' ovunque nelle ultime 24 ore, a cominciare dalla città di Sciacca dove 4 nuovi casi hanno portato a 36 il totale delle persone positive. Il bollettino dell'Asp riporta inoltre i 14 nuovi casi a Ribera che hanno fatto schizzare a 29 il numero delle persone contagiate. Ma nuovi casi si registrano anche a Santa Margherita Belice che sale a quota 12, e a Menfi dove 5 nuovi contagiati hanno portato il totale a 21. Invariata la situazione a Caltabellotta, con 27 casi, mentre la curva epidemiologica continua a salire a Favara dove ben 17 nuovi casi hanno fatto salire a 290 il totale dei contagiati. In aumento anche il dato di Canicattì che ha raggiunto quota 170. Ha invece azzerato i contagi il comune di Santo Stefano Quisquina dove le 4 persone positive fino all'altro ieri adesso sono guarite. Fin qui la situazione in provincia di Agrigento ma ieri c'è stato l'ennesimo boom di nuovi positivi al coronavirus anche a livello regionale: sono stati 1.134 i nuovi casi su 16.602 tamponi processati e l'indice di positività è salito al 6,8% (ieri 6%). Numeri notevolmente in crescita rispetto ai giorni scorsi a cui vanno sommati 14 ingressi in ospedale che hanno portato il tasso di posti letto ordinari occupati da pazienti Covid al 14,9% quindi prossimo a quel 15% che rappresenta una delle due soglie da superare per finire in zona gialla. Per quanto riguarda le terapie intensive, il tasso di posti letto occupati da pazienti Covid è, invece, dell'8,1%. I decessi sono stati 12 di cui sette, come comunicato dalla Regione Siciliana, risalenti ai giorni scorsi. Sono stati 472 i guariti. Attualmente sono 16.234 i positivi in Sicilia, di cui 473 ricoverati in ospedale in regime ordinario, 59 in terapia intensiva e 15.702 in isolamento domiciliare. Ed è nel giorno in cui la Sicilia ha superato i mille casi giornalieri che il presidente della Regione Musumeci è tornato a rivolgere un appello alla popolazione. La crescita dei contagi in Sicilia, come in Sardegna e in altre località oggi fortemente interessate dalla mobilità delle persone, è un dato di fatto che va anzitutto contrastato con l’unico strumento disponibile e cioè la vaccinazione, ha detto Musumeci rivolgendosi a tutti i siciliani che non hanno ancora deciso di vaccinarsi. Spero che a questo appello si uniscano tutti i soggetti istituzionali, prosegue la nota del governatore, non è possibile che, malgrado i mezzi enormi messi a disposizione, si continui a fare finta di nulla, non è possibile che si ignori come la gran parte dei ricoverati siano soggetti non vaccinati, non è possibile continuare ad alimentare questo fatalismo al ribasso. Inutile leccarsi le ferite dopo, se prima si continua a fare finta di niente, ha concluso il presidente della Regione.