Questo il commento del Questore di Agrigento Maurizio Auriemma che, in questo modo, cerca di tranquillizzare coloro che sono preoccupati a causa dell'ondata di sbarchi fantasma in provincia di Agrigento, in particolar modo tra Seccagrande, Realmonte e Siculiana. Centinaia i nordafricani giunti sulle coste agrigentine nelle ultime settimane nell'ambito di sbarchi diversi. Pochi quelli rintracciati e smistati nei vari centri di accoglienza siciliani. Gli altri o non vengono individuati oppure vengono espulsi ed hanno 7 giorni di tempo per lasciare l'Italia. Per il Questore Auriemma i migranti che non vengono intercettati utilizzano l'Agrigentino soltanto come porta d'ingresso verso l'Europa o il nord Italia. "Non interessa loro restare qui" – ha detto – "vogliono raggiungere familiari e parenti che si trovano fuori dalla Sicilia e, in generale, vogliono arrivare in posti dove vi siano possibilità lavorative". Insomma, siamo un luogo di transito e niente di più, stando alle risultanze attuali. Le indagini sono in corso per capire come mai nell'ultimo periodo siano così tanto aumentati gli sbarchi fantasma. Non è esclusa la possibilità che vi sia, da qualche parte, una nave madre, più grande, che compia la stragrande parte del viaggio e che poi lasci alla deriva le imbarcazioni più piccole. Gli ultimi arrivati, infatti, da quanto si apprende, non risultano essere particolarmente spossati dal viaggio. Quelli che sono approdati in provincia di Agrigento sono quasi tutti tunisini, ma ribadisce il Questore "non abbiamo elementi per temere l'approdo di terroristi". "Ci rendiamo conto dei disagi e delle preoccupazioni – ribadisce Auriemma – ma finora non ci risultano né denunce né furti né danneggiamenti da parte dei migranti".