di Intervento Operativo di Palermo e di unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Palermo, hanno disarticolato una vera e propria piazza di spaccio di stupefacenti attivata da un gruppo di cittadini extracomunitari di nazionalità tunisina che, approfittando anche delle misure di contenimento imposte nei mesi scorsi per fronteggiare il diffondersi della pandemia da covid 19, si era impadronito dell’intero quartiere ormai disabitato di Via Tevere, adibendolo ad un vera e propria base operativa e logistica per il traffico degli stupefacenti.
Gli spacciatori avevano eretto la zona a loro roccaforte ed il viavai di acquirenti non è sfuggito ai Carabinieri di Ribera, che a partire dallo scorso mese di marzo hanno eseguito numerosi servizi di osservazione dell’intera area, anche attraverso l’utilizzo di attività tecniche di monitoraggio video, che hanno consentito di documentare il profondo stato di degrado e illegalità diffusa in cui versava l’intero quartiere. Nel corso dei servizi sono stati acquisiti riscontri investigativi decisivi sequestrando diversi quantitativi di droga, appena acquistata da giovani assuntori talvolta anche minori, che spesso si intrattenevano suoi luoghi anche per consumare la droga ed assumere alcol. L’attività di repressione ha permesso di identificare gli spacciatori, definendo il ruolo di ciascuno. Sono stati documentati centinaia episodi di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana avvenuti nonostante le restrizioni alla circolazione delle persone imposte dalle misure “anti Covid”.
Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati circa 20 granni di cocaina, 50 grammi di hashish e 50 grammi di marijuana oltre alla somma complessiva di circa 2000 euro ritenuta il provento dell’attività di spaccio, mentre circa 30 persone sono state segnalate amministrativamente quali assuntori di stupefacente. Questa mattina all’alba i militari dell’Arma di Ribera e della Compagnia di Sciacca, coadiuvati dai vari reparti speciali intervenuti, hanno ripristinato lo stato di legalità nel quartiere eseguendo 7 ordinanze di Custodia Cautelare in carcere ed una ordinanza di divieto di dimora nel Comune di Ribera. Si tratta di soggetti di origine tunisina tra i 40 ed i 23 anni senza fissa dimora e la maggior parte gravati d precedenti penali.
Sono stati tradotti in carcere: BEN HADJI AHMED HEDI del 1983; GHAZEL MOHAMMED del 1993; ESSID YOSRI del 1997; MECHRI SALEM del 1993, MAHJOUB AYMEN del 1993 e HAJ HASSEN LOFTI del 1998, mentre BEN AMER RAFEK del 1998 è stato sottoposto al divieto di dimora nel comune di Ribera. Sono attualmente da ricercare altri 4 connazionali degli indagati destinatari di analoga misura. Un altro soggetto è stato fermato in mattinata nel casertano dai Carabinieri del posto ove nel frattempo si era recato. Nel corso dell’esecuzione di tali misure, grazie all’intervento dell’unità cinofila, è stato rinvenuto un involucro contenente circa 20 grammi di cocaina nella disponibilità degli indagati, che era stato occultato all’interno di uno degli appartamenti abbandonati, la somma in contante di euro 100 e vari monili e preziosi in oro correlati all’attività delittuosa perseguita. Gli indagati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Agrigento e Caltanissetta ove rimarranno a disposizione della competente A.G. I provvedimenti di cattura sono stati emessi dal Tribunale di Sciacca, su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha condiviso pienamente le risultanze investigative scaturite dall’attività di indagine denominata convenzionalmente DRIVE IN condotta dai militari dell’Arma.