a tutti gli effetti l'immigrazione dai paesi del Magreb. È quanto si evince dalla raffica di sbarchi che si sono verificati nelle ultime ore dalle parti di Sciacca. Dopo l'arrivo al largo del Verdura, proprio di fronte il lussuoso Golf and Spa Resort di Rocco Forte di un centinaio di nordafricani intercettati dalla Guardia Costiera e fatti poi sbarcare a Gaie di Garaffe, nel pomeriggio di oggi altre due dozzine di tunisni distribuiti su due barche sono stati intercettati a venti miglia circa dalla costa di Sciacca. Anche loro sono stati soccorsi e poi accompagnati al centro di primo soccorso di Porto Empedocle come era stato fatto con i loro connazionali arrivati qualche ora prima. Centro che adesso comincia ad essere pieno di esseri umani. Le procedure di rimpatrio sono in corso. Sono migranti che non scappano dalla guerra, ma che vogliono migliorare le loro condizioni di vita. E sono persone che non sono neanche interessati a stabilirsi in Italia, ma a ricongiungersi con i loro familiari già stanziati nel nord Europa. Un dramma nel dramma, dunque, che fa il paio con la riduzione delle traversate di barconi provenienti dalla Libia, quelli sui quali si ammassano centinaia di uomini e donne costretti ad attraversare il deserto prima di potersi imbarcare. Ma ormai la zona tra Realmonte e Campobello di Mazara è tra le più ricercate. Con la conseguenza che, secondo fonti investigative, al traffico di esseri umani potrebbe aggiungersi quello delle sigarette. L'episodio di ieri potrebbe essere indicativo, rivelatore di un processo criminale che si sta intensificando, dove alle porte dell'Europa oltre ai disperati arrivano anche carichi di contrabbando. Il fenomeno potrebbe essere solo all'inizio, ma da Ribera a Cattolica Eraclea, da Torre Salsa alla Scala dei Turchi, da Sciacca a Selinunte, il tratto di costa è sicuramente tra i nuovi approdi privilegiati dei migranti nordafricani.