dai Carabinieri della Compagnia di Canicattì nei confronti di tre donne e un uomo accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. Appartenenti a due diversi nuclei familiari, tutti e quattro erano residenti nella stessa palazzina di viale della Vittoria, ma in due diversi alloggi popolari all’interno dei quali gestivano, anche in competizione tra loro, una fiorente piazza di spaccio di sostanze stupefacenti : eroina, cocaina e marijuana. Spaccio che avveniva, dunque, nel centro storico della città, confinante con la villa comunale, zona diventata luogo di frequentazione dei tossicodipendenti provenienti anche dai paesi vicini. Non solo la droga. In pieno lock down, proprio sotto casa, uno degli appartenenti alle due famiglie aveva pensato bene di dedicarsi alla vendita abusiva di mascherine e generi sanitari.
Si erano anche preoccupati di sorvegliare costantemente la zona. I carabinieri di Canicattì, a conclusione dell’operazione hanno infatti rimosso 8 telecamere posizionate ai lati della palazzina anche per controllare l’eventuale arrivo di forze dell’ordine.
Stamattina il blitz dei carabinieri che hanno circondato l’immobile e poi fatto irruzion e all’interno a conclusione di una lunga attività investigaiva che ha permesso di monitorare innumerevoli episodi di cessione di stupefacenti e segnalare alla competente autorità 16 assuntori e sequestrare diverse decine di grammi di eroina e cocaina.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, hanno consentito di fare luce anche sullo spregiudicato modus operandi degli indagati, registrati mentre dichiaravano di intendere come un vero e proprio lavoro lo spaccio degli stupefacenti e colti nell’impiego dei figli minori come veicolo per il trasporto della droga. Una delle indagate era stata trovata in possesso di 7 dosi di cocaina nascoste nel prorio abbigliamento intimo, mentre altre erano state occultate in quello della della figlia undicenne. Nel corso dell’operazione i carabinieri hanno perquisito tutta la palazzina con l’ausilio di due unità del Nucleo Cinofili di Palermo che hanno consentito di rinvenire e sequestrare alcune dosi di marijuana confezionate e pronte per essere rivendute.