sarebbe tornata in possesso del complesso turistico Torre Macauda confiscato all’imprenditore Giuseppe Montalbano. Lo sospettano i magistrati della Dda di Palermo che oggi hanno disposto perquisizioni in una filiale della UniCredit di Palermo e notificato otto avvisi di garanzia tra gli altri a Di Gangi, al figlio Alessandro e a un funzionario dell’istituto di credito.
L’indagine è condotta dal nucleo di polizia economico e finanziaria della guardia di finanza di Palermo e coordinata dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Piero Padova e Francesca Dessì.
I reati ipotizzati sono di concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e falso.
Dopo la confisca il bene era stato per anni in amministrazione giudiziaria, che si era conclusa con la cessione del patrimonio da parte del tribunale, nell'ambito di un'asta fallimentare, alla "Libertà Immobiliare", società palermitana gestita da Maurizio Lupo. C'è anche lui tra gli indagati.
Ma ancora una volta il nome che evidentemente per la guardia di finanza è tornato nell'orbita di Torre Macauda, è quello del professionista pugliese Luigi Vantaggiato, già liquidatore della "Sicilia Torre Macauda, società proprietaria del bene che, dunque, secondo gli inquirenti, avrebbe continuato anche dopo il suo ufficiale addio a interessarsi del bene.
Indagati sono anche gli imprenditori Francesco Donà delle Rose, Anna Maria Lo Muzio, Vincenzo Coglitore e Francesco Corvelli. Perquisizioni domiciliari e controlli in studi professionali e in filiali bancarie sono state effettuate nelle scorse ore tra Sciacca, Agrigento e Palermo.
Gli indagati sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa "per aver contribuito - scrivono i magistrati - all’acquisizione in modo diretto e indiretto, da parte di Cosa nostra, della gestione o del controllo delle attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e di servizi pubblici”. In particolare Vantaggiato avrebbe "distratto, occultato e dissipato in tutto o in parte i beni" di Torre Macauda. Inoltre, ci sarebbe stata una presunta bancarotta fraudolenta ai danni della Sicilia Torre Macauda, società che era amministrata da Vantaggiato.
Maurizio Lupo, Luigi Vantaggiato, Francesco Donà delle Rose e Alessandro Di Gangi avrebbero “in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, sostituito e trasferito denaro, beni e altre utilità prevenienti dai delitti di associazione mafiosa, appropriazione indebita e bancarotta fraudolenta patrimoniale”.
Dalle indagini sarebbe inoltre emerso che Francesco Corvelli, imprenditore e amministratore unico della Travel on demand Srl, avrebbe trasferito 1,2 milioni di euro, “frutto dell’appropriazione indebita”, in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa ai danni della Sicilia Torre Macauda Srl.