ex lavoratore socialmente utile. La Cassazione non ha accolto il ricorso presentato dai suoi legali, gli avvocati Mauro Tirnetta e Paolo Puccio che avevano puntato sulla riqualificazione del reato da tentato omicidio in lesioni facendo leva anche sul fatto che Amato aveva utilizzato un taglierino e non un coltello per aggredire la moglie, al culmine di una discussione avvenuta nella loro casa, ma anche sulle ferite che aveva riportato la donna, non gravi e profonde da farle rischiare la morte.
La vicenda risale al dicembre del 2014. Accursio Amato subito dopo il fatto era stato bloccato dalle forze dell'ordine al cimitero di Sciacca dove prestava servizio e associato alla locale casa circondariale. Successivamente era stato posto agli arresti domiciliari, misura confermata nonostante le istanze prodotte in questi anni dai suoi legali e finalizzate ad ottenere, almeno, l'autorizzazione a recarsi al lavoro. Il lavoratore socialmente utile nel frattempo è stato licenziato dal comune di Sciacca, provvedimento contestato dalla sua difesa davanti al Giudice del Lavoro del Tribunale che si pronuncerà il 20 novembre prossimo.