da Erasmo Palazzotto, di Liberi e Uguali, che rivolgendosi al ministro dell'Interno Giuliana Lamorgese ha denunciato la vicenda dello spostamento delle 10 salme di migranti del cimitero di Sciacca dissepolte per essere inumate in una sepoltura comune. Temendo che anche altri comuni che avevano dato disponibilità per la sepoltura delle vittime possano fare la stessa cosa, Palazzotto ha chiesto al governo quali iniziative si stiano adottando affinché le salme del naufragio abbiano ciascuna propria, degna e definitiva sepoltura, evitando che vengano trasferite in sepolture comuni, ritenendo inaccettabile - dice il deputato - che le salme (anche di persone identificate e senza che fossero preventivamente avvertiti i familiari) siano state spostate nel campo comune. Ieri al campo comune del cimitero di Sciacca Francesca Valenti ha deposto dei fiori, volendo anche evidentemente simboleggiare (sempre in attesa di conoscere le conclusioni dell'indagine interna) l'orientamento dell'amministrazione nel rispetto della dignità di questi esseri umani vittime di una delle tante traversate della morte del Canale di Sicilia. Un caso, quello del cimitero di Sciacca, che per il prete eritreo attivista per i diritti dei migranti don Mussie Zerai rimane ancora aperto. E anche riferendosi all'interrogazione presentata da Erasmo Palazzotto, don Mussie ritiene che il commissario per i diritti dei rifugiati debba intervenire nella questione Sciacca.