finalizzata al contrasto dell’indebita percezione del reddito di cittadinanza, i carabinieri della Stazione di Sciacca, hanno denunciato a piede libero alla locale procura della Repubblica, ben 9 cittadini italiani, tutti residenti nella città delle Terme. I soggetti denunciati sono ritenuti responsabili, in concorso con i rispettivi familiari, di indebita percezione del reddito di cittadinanza, in quanto hanno omesso di comunicare all’INPS di essere sottoposti a misure cautelari personali, continuando quindi a percepire il sussidio in maniera illecita. Il danno economico è stato quantificato in circa 80 mila euro che gli interessati dovranno restituire. I soggetti sono stati inoltre segnalati alla competente autorità per la sospensione immediata del beneficio. Tra i denunciati vi sono soggetti che erano sottoposti agli arresti domiciliari.
Risale a ieri l'intervento nel corso del quale i carabinieri hanno denunciato a piede libero 9 persone, tutte residenti a Sciacca. Sono tutti cittadini italiani, e adesso sul loro groppone si ritrovano ad avere la grave accusa di avere percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. Indagati anche i rispettivi familiari, accusati in concorso per lo stesso reato. Nelle rispettive istanze presentate all'Inps (istanze evidentemente accettate) non avevano comunicato una informazione importante. Se lo avessero fatto sarebbero stati esclusi dal beneficio economico. I 9 indagati, infatti, ricevevano il reddito di cittadinanza pur essendo sottoposti a specifiche misure cautelari. Alcuni di loro, addirittura, erano perfino agli arresti domiciliari. Il danno economico è già stato quantificato in circa 80 mila euro. Tutte somme che, stando alla legge, coloro che vengono considerati dagli investigatori beneficiari infedeli a tutti gli effetti del sussidio dovranno restituire. L'erogazione dell'assegno naturalmente sarà sospesa.
Un'operazione, quella dei carabinieri di Sciacca, che giunge all'indomani della maxi retata della procura di Napoli che ha scoperto 5.000 truffatori che ricevevano l'assegno senza averne diritto. Uno di loro, addirittura, riceveva il reddito di cittadinanza pur essendo in possesso di una Ferrari. Una questione, quella relativa al reddito di cittadinanza, che anche a causa di fatti come le denunce dei carabinieri di Sciacca, è prepotentemente al centro del dibattito politico a livello nazionale. Istituito nel 2019 dall'allora governo Conte, vero e proprio "provvedimento-bandiera" del Movimento 5 Stelle, il sussidio (attribuito sulla base di specifici parametri) non è riuscito fino ad oggi a rispettare l'orientamento iniziale, quello che avrebbe dovuto vedere gli assistenti dei percettori (i cosiddetti "navigator") accompagnare i percettori verso l'accettazione di una proposta di lavoro, con la conseguenza, dopo un certo numero di rifiuti, della perdita del sussidio. Nel confermare uno stanziamento per il reddito di cittadinanza il governo Draghi ha stabilito nuove restrizioni. Misura oggetto di una disputa. A difenderla, oltre ai grillini, il Partito Democratico, a battersi addirittura per farla abolire Lega, Forza Italia e Italia Viva.