E' questo indubbiamente il dato più preoccupante dell'ultimo bollettino dell'Asp sull'andamento epidemiologico, quello che fa riferimento alla giornata di ieri. I pazienti ricoverati in area medica al Fratelli Parlapiano di Ribera adesso sono 8, 2 in più. In terapia intensiva i posti letto occupati sono 4, uno in più, e sono diventati 4 gli agrigentini ricoverati presso ospedali fuori provincia per un totale di 16 persone ospedalizzate, mentre altre 371, asintomatiche o con sintomi lievi, sono in isolamento domiciliare. I nuovi contagi ieri sono stati 13 su 405 tamponi processati, 10 le persone guarite. A Sciacca i positivi al covid sono 23, uno in meno. 6 a Ribera, uno in più, 18 a Sambuca di Sicilia mentre torna covid free il comune di Santa Margherita Belice. 8 i casi a Realmonte, 30 ad Agrigento, 3 ad Aragona, 7 a Burgio, 52 a Cabicattì, 7 a Cattolica Eraclea, 68 a Licata, 6 a Menfi, un caso a Montevago, 41 a Naro, 5 a Palma di Montechiaro, 16 a Porto Empedocle, 3 a Racalmuto, 36 a Raffadali, 2 a Ravanusa. A livello regionale, continua a mantenersi alto il numero dei nuovi casi registrati in Sicilia. Sono stati 472 i nuovi contagi ieri nell'isola, 16 i decessi (tutti risalenti anche a molti giorni fa) e 432 i guariti. Insieme ai contagi, continuano a salire anche i ricoveri. L'incidenza ieri è scesa all'1,3%, il giorno prima era al 3,3% . L'isola ieri è stata la settima regione per numero di contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 9.536 con un aumento di 104 casi. Sul fronte ospedaliero sono adesso 398 le persone ricoverate, 14 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva i posti letto occupati sono 47, uno in più. Contagi che crescono in tutte le regioni tant'è vero che si profila il ritorno delle prime zone gialle. La Sicilia è al momento distante dal pericolo e resta ancora in zona bianca. Le regole, però, potrebbero cambiare ancora. In particolare, spunta l'ipotesi che i divieti della zona gialla vengano limitati ai non vaccinati, lasciando dunque liberi da restrizioni tutti coloro che si sono sottoposti all'inoculazione del siero. Al momento è solo una proposta, che parte dal Friuli Venezia Giulia ma che sembra destinata ad essere accolta anche da altre regioni. L'orientamento di molte regioni, infatti, sembra essere quello che, se ci saranno nuove restrizioni, queste non potranno essere pagate da coloro i quali si sono vaccinati, considerandola una ingiustizia profonda.