In azione Polizia Municipale, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Controlli finalizzati soprattutto a verificare il rispetto delle norme anti contagio e che da oggi diventeranno più serrati e riguarderanno, com'è noto, le verifiche sul possesso del certificato verde rafforzato e sul rispetto del divieto di assembramento. Controllati bar, pizzerie, ristoranti, pub e locali pubblici di tutto il centro storico di Sciacca. Tale attività ha riguardato in realtà anche tanti altri comuni della provincia, e ad Agrigento sono state riscontrate diverse infrazioni. C'era chi, lungo la via Atenea e altre arterie del centro storico della città dei Templi, non indossava la mascherina, obbligatoria anche all'aperto dalla scorsa settimana in Sicilia con ordinanza del presidente della Regione, e chi, nonostante il green pass scaduto da qualche giorno, era seduto a cena in un ristorante. I controlli interforze, effettuati lungo via Atenea, via Pirandello, piazza San Francesco e nell’area di Porta di Ponte, hanno consentito di individuare due giovani che non indossavano la mascherina nonostante si trovassero gomito a gomito con altri ragazzi. Due le sanzioni elevate, da 400 euro a testa, mentre in un ristorante, sempre del centro, le forze dell'ordine, controllando i clienti seduti al tavolo, hanno scoperto due agrigentini che avevano il green pass scaduto da pochi giorni. Sono stati multati entrambi, ma è stato sanzionato – sempre con una multa da 400 euro – anche il titolare del ristorante che aveva l’obbligo di verificare, prima di consentire l’accesso nel locale, il possesso e la regolarità del certificato verde. Il “pugno duro” – quello indirizzato alle verifiche sul possesso del green pass rafforzato – prenderà il via stasera. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza sono pronti a scendere in campo, secondo quanto stabilito dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che è stato presieduto dal prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa.