padre e figlio, gli ultimi due dispersi dell'esplosione avvenuta a Ravanusa sabato sera in cui sono morte sette persone. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte rimuovendo le macerie di quello che era l'appartamento del padre, dove il figlio era andato per un saluto veloce, ma dei corpi dei due non c'è traccia. Si continuerà dunque a scavare per rimuovere le macerie e arrivare al livello della strada: non è escluso infatti che i due potessero trovarsi proprio lì al momento dell'esplosione. Parallelamente alle ricerche si è iniziato a portare via le macerie anche perché, senza spostare parte delle tonnellate di cemento e pietre provocate dall'esplosione diventa impossibile proseguire le operazioni di soccorso. Ieri i vigili del fuoco ritenevano di avere localizzato l'area dove potevano trovarsi le altre due vittime della spaventosa esplosione di sabato sera generata da una perdita di gas metano. Evidentemente il ritrovamento è più complesso del previsto. Un pensiero alle vittime di questa tragedia è stato rivolto stamattina da Papa Francesco. Lo ha fatto attraverso un telegramma a firma del suo segretario, il cardinale Pietro Parolin, inviato "ai congiunti dei defunti, manifestando l’espressione del suo cordoglio e sentimenti di intensa partecipazione al dolore dell’intera popolazione". Il Santo Padre ha aggiunto di "portare nel cuore la sofferenza di tante persone, causata anche dagli ingenti danni che gravano su molti", manifestando "la sua accorata vicinanza, assicurando in particolare la sua preghiera di suffragio per le vittime", e "apprezzamento per quanti si sono prodigati nelle operazioni di soccorso". E intanto anche la comunità ecclesiale agrigentina si stringe attorno a Ravanusa in questo momento di grande dolore. "Mentre piangiamo le vittime, preghiamo per i feriti e per chi ha perduto affetti e case, desideriamo dare un segno concreto di prossimità, invitando tutte le parrocchie della provincia a destinare le offerte della prossima domenica di avvento di carità al fondo della Caritas Diocesana di Agrigento, per il supporto di interventi in favore della comunità di Ravanusa.
E sempre a proposito di solidarietà, il presidente provinciale di Confcommercio Giuseppe Caruana ha chiesto alla Fondazione Orlando (ente di Confcommercio che opera nel campo dell'assistenza e della beneficenza) un contributo straordinario da destinare interamente alle famiglie ed ai commercianti maggiormente colpiti, attraverso le associazioni di volontariato che a Ravanusa continuano a dare il loro sostegno alle famiglie in difficoltà. “Accanto alla tragedia per le morti avvenute e per i dispersi- scrive Caruana- si sono registrati anche numerosi danni in una vasta area del paese in cui insistono anche alcune attività commerciali". A seguito dell’appello del sindaco del comune di Ravanusa, che ha chiesto aiuto a tutti gli attori che a diverso titolo operano sul territorio, anche gli aderenti a Confcommercio dunque sentono l’obbligo di contribuire, di dare un segnale della loro vicinanza alla comunità di Ravanusa, alle famiglie colpite da questo disastro ed alle attività commerciali che lì esercitano, per fare in modo che si possa tornare a vivere quei luoghi , seppur segnati per sempre da questo tragico evento.”
Sono iniziate oggi, intanto, all’obitorio dell’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento, le autopsie sui corpi delle 7 vittime recuperate dalle macerie. Gli esami proseguiranno anche nei prossimi giorni. Le salme saranno anche sottoposte, a quanto si apprende, a una Tac prima dell’esame autoptico. Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che coordina con la Pm Sara Varazi, l’inchiesta per disastro colposo e omicidio plurimo colposo, ha conferito l’incarico al medico legale che eseguirà l’autopsia. Indagine che intanto continua, anche avvalendosi di consulenti tecnici, per capire in che modo la perdita di gas si sia propagata, malgrado 5 giorni prima della deflagrazione fossero stati effettuati controlli e manutenzioni che non avevano fornito elementi che potessero destare preoccupazione. Ma intanto bisogna recuperare i corpi delle ultime 2 vittime, in un bilancio di 9 morti, in una vicenda assurda, dove fanno riflettere le situazioni frutto del caso, come la presenza di Selene e Giuseppe (lei incinta al nono mese), passati da casa dei genitori di lui solo per un saluto. Così come solo per un saluto ai genitori era passato l'altro Giuseppe Carmina, colui che si trova ancora sotto le macerie.