anche a seguito delle iniziative intraprese, a cominciare dallo screening sulla popolazione scolastica. Il totale degli attuali positivi è schizzato a 118, secondo quanto si evince dal bollettino dell’Azienda Sanitaria Provinciale, ma il timore è che il dato sia anche destinato ad aumentare nei prossimi giorni. Non a caso il sindaco Matteo Ruvolo non esclude, visto l’aumentare dei contagi ed il periodo festivo imminente (con gli ovvi rischi connessi) che possano scattare nei prossimi giorne eventuali misure restrittive. Significa che Ribera rischia di diventare “zona arancione”.
Una impennata di contagi che si registra dalla metà del mese di novembre e che ricorda la dinamica dell'inizio dell'anno, ossia il periodo di maggior criticità per la città crispina. In meno di una settimana, poi, il virus si è diffuso anche all’interno della scuola, tanto che da lunedì scorso tutte le attività didattiche in presenza sono state sospese, a titolo precauzionale, ed è partita la campagna di screening su alcuni dell’Istituto Superiore F.Crispi, su classi degli Istituti Comprensivi Crispi e Don Bosco-Navarro. Sono emersi diversi casi di positivà al test rapido e si attende l’esito dei tamponi molecolari. Dall’analisi dei dati suddivisi per età, emerge comunque che la crescita dei contagi è diffusa in maniera omogenea, e non concentrata solo nei minorenni.
Non è solo un problema delle scuole.
Ovviamente si sta tentando di prevenire e a titolo precauzionale, d’accordo con l’amministrazione Comunale, l’Istituto Toscanini ha annullato il concerto di Natale previsto per oggi, mentre per le altre manifestazioni natalizie si proseguirà valutando di volta in volta l’opportunità o meno di rinviarle in base al tipo di evento e agli eventuali rischi connessi.
La situazione richiede attenzione e senso di responsabilità da parte di tutti, dichiara oggi il sindaco Matteo Ruvolo. Significa, ad esempio, utilizzare sempre le mascherine anche all’aperto, evitare i luoghi affollati e mantenere il distanziamento sociale in questi giorni di festa, anche se vaccinati con due o tre dosi, chi non è vaccinato rischia ancora di più.
Intanto si attende una verifica della situazione degli attuali contagiati da parte del competente dipartimento dell’ASP per capire se e quando potrebbero scattare eventuali restrizioni.