gli accertamenti irripetibili dei periti nominati dalla procura della Repubblica di Agrigento per accertare le cause della drammatica esplosione di Ravanusa che la sera di sabato 11 dicembre ha spezzato la vita di 10 persone, una delle quali era il piccolo Samuele, che non era ancora nato. A coordinare le verifiche del collegio peritale il dottor Salvatore Vella, procuratore aggiunto. Agli atti dell'inchiesta anche le immagini di alcune telecamere del sistema di videosorveglianza della zona in cui si vede un'auto transitare poco prima dell'esplosione da una strada adiacente. Auto occupata da due donne che, visibilmente scioccate, hanno abbandonato la vettura. La testimonianza di una di loro da Agrigento Tv.
Il pool che sta conducendo l'inchiesta, coordinato dal procuratore Luigi Patronaggio e dall'aggiunto Salvatore Vella, composto anche dai pm Sara Varazi e Chiara Bisso, ha fatto notificare, nei giorni scorsi dai carabinieri, ai vertici regionali e nazionali di Italgas, un avviso di "accertamenti tecnici irripetibili". Dovendo eseguire accertamenti sui luoghi del disastro, in contraddittorio fra le parti, a tutela degli stessi 10 indagati, dirigenti e tecnici della società, si è proceduto alla notifica dell'atto che gli consentirà di partecipare alle operazioni con tutte le garanzie del caso e facendosi assistere da un difensore e dai propri consulenti di parte.
Una vicenda che è e rimarrà una ferita aperta per la comunità di Ravanusa, che la sera del 31 dicembre ha visto il presidente Mattarella, nel corso del suo discorso di fine anno, omaggiare la figura del professore Pietro Carmina, tra le vittime del disastro.