chiedono un risarcimento danni di 1 milione e 600 mila euro. Nella loro azione legale – si legge su Agrigentonotizie – sostengono che siano state errate le condotte e le cure prestate dai dottori dell’unità operativa di Medicina interna. L’uomo è morto per un ictus cerebrale ischemico. L’uomo in realtà è deceduto nel reparto di Neurorianimazione dell’ospedale Villa Sofia di Palermo dove era stato trasferito dopo le prime cure a Sciacca. Una morte sopraggiunta per arresto cardiaco non trattabile conseguenziale alla trasformazione emorragica dell’ictus. Gli eredi dell’uomo hanno dunque chiesto al tribunale di Sciacca di accertare e dichiarare la responsabilità dei sanitari dell’Asp. Secondo quest’ultima non ci sarebbero però profili di responsabiità a carico dei sanitari che hanno prestato le cure al paziente. L’Asp si è costituita in giudizio ed ha conferito l’incarico ad un avvocato esterno all’ente, iscritto nell’elenco dei professionisti di fiducia. L’udienza è prevista per il 22 marzo.