scaturito dall’operazione “Waterloo” per la quale la Procura della Repubblica di Agrigento ha chiesto il rinvio a giudizio di 47 persone. Si tratta della maxi-inchiesta sulla gestione della società Girgenti acque che per anni ha garantito il servizio idrico in provincia di Agrigento.
Sarà il Giudice dell’udienza preliminare Micaela Raimondo a celebrare il procedimento.
Nella lista degli imputati figurano i dirigenti di Girgenti acque, a cominciare da Marco Campione, ma anche imprenditori, professionisti, politici, giornalisti e funzionari pubblici. Una inchiesta, quella del pool di magistrati coordinati dal procuratore Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella, che ha destato grande clamore e coinvolto tra gli altri l’allora prefetto di Agrigento Nicola Diomede e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica Amministrazione, corruzione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale.
Un’inchiesta incentrata sul “sistema Campione” come è stato definito, ossia una rete di corruzione a vari livelli per garantire a Girgenti Acque la gestione del servizio idrico integrato.
Le indagini durate oltre 4 anni erano sfociate lo scorso anno nell’emissione del fermo a carico di componenti del consiglio di amministrazione e dirigenti di Girgenti Acque, provvedimento poi annullato dal Tribunale del Riesame. Lo scorso mese la Procura della Repubblica di Agrigento ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per 47 degli imputati.