Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo nell'ambito del processo antimafia scaturito dall'operazione Xydi e che si svolge con il rito abbreviato. Gli inquirenti sono sicuri di aver smantellato una famiglia mafiosa, con intrecci ad alta tensione con la nuova Stidda. Sul tavolo, inoltre, tutta una serie di estorsioni, in particolare nel settore delle mediazioni agricole. Tra le richieste di condanna, spicca la figura apicale dell'ex avvocato Angela Porcello che, intanto, in più occasioni, ha manifestato la volontà di collaborare con la giustizia. Per lei sono stati chiesti 18 anni di carcere in quanto ritenuta la consigliori di questa famiglia criminale. Avrebbe, insomma, approfittato del suo ruolo per coltivare gli affari della mafia, in combutta con il suo compagno già condannato per mafia Giancarlo Buggea, tenendo summit mafiosi nel suo studio durante i quali si sarebbe discusso di strategie e dinamiche criminose e veicolando messaggi all'esterno degli istituti penitenziari, in particolare quelli dell'ex capomafia provinciale Giuseppe Falsone. Per i magistrati questo sodalizio avrebbe fatto parte della rete di fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro, la cui posizione è stata stralciata dal processo Xydi soltanto perché latitante. Porcello, radiata dall'Ordine, avrebbe fatto da “cassiera” del mandamento promuovendo e organizzando una serie di incontri, con associati anche di altre province. Canicattì, Ravanusa, Palma di Montechiaro e Campobello di Licata: questa sarebbe stata l'area di ramificazione di questa cosca e della nuova e pericolosa Stidda.
Queste le altre richieste di condanna: Giancarlo Buggea (20 anni); Giuseppe Grassadonio (1 anno); Giuseppe Sicilia (18 anni e 8 mesi); Calogero Paceco (10 anni e 8 mesi); Simone Castello (12 anni); Antonino Oliveri (10 anni e 8 mesi); Diego Cigna (10 anni e 8 mesi); Gregorio Lombardo (12 anni); Luigi Boncori (20 anni); Giuseppe D’Andrea (4 anni); Luigi Carmina (10 anni e 8 mesi); Gianfranco Gaetani (10 anni e 8 mesi); Gaetano Lombardo (10 anni e 8 mesi); Giuseppe Pirrera (2 anni e 8 mesi); Giovanni Nobile (2 anni e 8 mesi); Annalisa Lentini (2 anni e 4 mesi); Vincenzo Di Caro (2 anni); Giuseppe Giuliana (16 anni e 8 mesi) e Calogero Di Caro (20 anni).
Negli scorsi giorni, invece, è iniziato il processo, col rito ordinario, davanti i giudici del tribunale di Agrigento. Questi gli imputati: Giuseppe Falsone, boss ergastolano e capo provinciale di Cosa Nostra; Antonino Chiazza, Pietro Fazio, Santo Gioacchino Rinallo, Antonio Gallea, Filippo Pitruzzella, Stefano Saccomando, Calogero Lo Giudice e Calogero Valenti.