chi ha vinto lo ha fatto per merito e non perché i concorsi erano pilotati. Ha respinto ogni accusa mossa nei suoi confronti Gaspare Gulotta 71 anni, originario di Santa Margherita Belice, ex direttore del dipartimento di chirurgia al Policinico “Giaccone” di Palermo e professore universitario, agli arresti domiciliari da venerdì scorso, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Università Allegra”.
Gulotta ha risposto alle domande del Gip Donata Di Sarno respingendo, dunque, le accuse mosse dalla Procura di Palermo:dalla corruzione, all’abuso d’ufficio, alla falsità ideologica, peculato, truffa e calunnia.
Avrebbe pilotato cinque concorsi all’Università di Palermo in un patto di alleanza con il collega Mario Adelfio Latteri, direttore della chirurgia oncologica del Policlinico, per far vincere persone a loro vicine. A farne le spese sarebbe stato anche l’agrigentino Carmelo Sciumè, attuale direttore dell’unità complessa di chirurgia del “San Giovanni di Dio” di Agrigento e attuale presidente dell’associazione “Sciacca Terme Rinasce” . In alcune intercettazioni emergerebbe il timore di Gulotta che Sciumè potesse spuntarla sulla base dei titoli e dei punteggi in possesso, rispetto ai suoi “prescelti”. Davanti al Gip che lo ha interrogato per diverse ore, l’ex professore universitario e primario di chirurgia al Policlinico ha respinto in toto l’accusa di brogli nei concorsi all’università e negato l’esistenza di un patto di alternanza con il collega Latteri per stabilire i vincitori.
Gaspare Gulotta ha negato anche il presunto dossieraggio ai danni dell’ex genero e la vicenda del falso certificato medico per la figlia Eliana, coinvolta nell’inchiesta e anche lei agli arresti domiciliari da venerdì scorso. Ha anche parlato delle visite effettuate presso il suo studio privato di Santa Margherita Belice sostenendo che gran parte di queste sarebbero state svolte gratuitamente.
Il Gip di Palermo ha anche ascoltato Eliana e Leonardo Gulotta. Anche loro, come il padre, hanno respinto ogni accusa.