la notte del 13 aprile scorso, fra Racalmuto e Grotte, sei autovetture parcheggiate lungo pubbliche vie. E lo avrebbe fatto senza alcun motivo specifico, verosimilmente perché era su di giri. Nessuna banda è, dunque, entrata in azione. E' questa la conclusione cui sono giunti i Carabinieri al culmine di un mese di indagini per fare luce su un episodio che ha destato tanta apprensione e generato un vero e proprio allarme sociale nei due comuni agrigentini. Ieri i militari dell’Arma hanno notificato un avviso di garanzia al commerciante trentacinquenne di Racalmuto ritenuto responsabile del maxi danneggiamento di auto, 4 a Racalmuto fra piazza Barona, via Spina e corso Garibaldi, e 2 a Grotte in via Madonna delle Grazie nell’arco di pochissimo tempo. Sempre ieri, i Carabinieri, oltre a notificare l’avviso di garanzia, recandosi nell’abitazione dell’indagato, hanno proceduto anche al sequestro di pc e telefonini ritenuti fondamentali ai fini investigativi. Inoltre, secondo quanto emerso dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza e dalle testimonianze acquisite dai militari dell’Arma, l'uomo sarebbe risultato poco lucido. Un’inchiesta, quella sviluppata dai Carabinieri, che dunque riporta la tranquillità nei due comuni agrigentini coinvolti nel maxi danneggiament