ha iscritto nel registro degli indagati il giovane di 21 anni di Campobello di Licata alla guida della Opel Corsa che nella notte tra sabato e domenica scorsi è rimasta coinvolta, insieme ad altre due autovetture, nel tragico incidente avvenuto lungo la strada statale 123 tra Naro e Campobello di Licata. Un impatto violentissimo in cui ha perso la vita uno degli occupanti del mezzo, Angelo Scardaci di 19 anni. Le ipotesi di reato contestate al conducente dell’auto, amico peraltro della vittima, sono omicidio stradale, guida in stato di ebbrezza e lesioni. Il tasso alcolemico del 21enne sarebbe stato oltre la soglia consentita dalle legge. Tre le auto coinvolte nell’incidente: l'Opel Corsa guidata dal 21enne e con a bordo la vittima e altre due persone; una Fiat Punto guidata da un 27enne di Licata e un’altra Opel Corsa con a bordo un’intera famiglia. Angelo Scardaci - che non guidava l'Opel Corsa rimasta coinvolta nell'incidente, ma era trasportato - assieme ai suoi tre amici stava rientrando a Campobello di Licata. La comitiva era stata a Canicattì dove aveva trascorso la serata. Poi, si era messa in macchina per far rientro a casa. Quella sera, il diciannovenne pare che non volesse neanche uscire. Negli ultimi tempi, secondo quanto è emerso nelle ore immediatamente successive alla tragedia, il ragazzo non andava a lavorare neanche in occasione dei week end perché l'anno scolastico era ormai agli sgoccioli ed Angelo – figlio unico di una coppia di commercianti assai conosciuta - era già proiettato all’esame di maturità che avrebbe sostenuto a giugno all'istituto alberghiero Angelo Di Rocco di Caltanissetta. Alcuni amici lo avevano però chiamato e convinto ad uscire. L’Opel Corsa, su cui viaggiava la vittima, si è scontrata con una Fiat Punto guidata da un ventisettenne di Licata, ha sfondato il guard rail ed è finita su una scarpata, fermandosi a circa 14 metri dal ciglio della strada. Il ragazzo, a cui la città di Campobello di Licata ha dato l'ultimo saluto martedì scorso, quando è stato soccorso respirava ancora ed è stato portato all’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata dove è morto poco dopo a causa delle gravi ferite riportate. Gli altri feriti, trasferiti negli ospedali di Agrigento, Canicattì e Licata, non sono in pericolo di vita.