quando un incendio è improvvisamente divampato nella corte che delimita l'ospedale di Sciacca. Le fiamme hanno bruciato in pochissimi istanti le numerose sterpaglie situate in un'ampia porzione di territorio proprio all'altezza dell'ingresso posteriore del “Giovanni Paolo II”, arrivando a lambire l'edificio che ospita l'associazione di volontariato Agape. Immediato sul posto l'arrivo dei vigili del fuoco, che hanno lavorato con una certa fatica per domare le fiamme, che in qualche frangente erano diventate piuttosto alte, generando una giustificata apprensione tra pazienti e personale sanitario del nosocomio, che assistevano dalle finestre alle fasi nelle quali l'incendio si stava particolarmente sviluppando. La situazione in ogni caso è rimasta sotto controllo anche da parte della protezione civile, e comunque non è stato necessario dovere evacuare la parte di locali ospedalieri che si affacciavano proprio davanti al fronte del fuoco.
Alimentato dalle temperature altissime di questi giorni, che anche ieri hanno caratterizzato il nostro territorio, l'incendio ha anche rischiato di interessare l'autoparco delle autolinee “Salvatore Lumia”, che si trova proprio attiguo all'edificio ospedaliero. Ma in definitiva non ci sono stati danni né alle cose né alle persone. A destare impressione il fatto che perfino un luogo di cura per eccellenza sia stato chiamato a fare i conti con una situazione di emergenza come quella degli incendi. Nella tarda serata il fuoco è stato domato, anche se i vigili del fuoco hanno verificato minuziosamente la presenza di eventuali focolai rimasti accesi. Ovviamente ignota la causa di questo ennesimo episodio, anche se sembrano pochi i dubbi che possa essersi trattato di un episodio doloso o frutto della disattenzione di qualcuno. La presenza di frasche ed erbacce naturalmente diventa terreno fertile, per ricorrere ad un ossimoro, per il fuoco. La situazione è poi dunque tornata alla normalità, anche se poco distante, sempre nella stessa zona, in particolare nella via del Poio, alcuni residenti sono dovuti uscire fuori dalle loro case per intervenire per come potevano per spegnere un altro incendio con mezzi di fortuna. Anche qui sono arrivati anche qui i vigili del fuoco a ripristinare una situazione di scongiurato pericolo. Quella degli incendi è comunque una vera e propria piaga, che continua a creare preoccupazione. Altre fiamme sono state registrate anche nel territorio di Caltabellotta, in contrada Favarella, che era già stata interessata recentemente da un altro incendio. E il fuoco è bruciato anche nelle campagne di località Lazzarino, che si trova in territorio di Sciacca ma dove diversi agricoltori di Caltabellotta hanno i loro poderi. Insomma: quella degli incendi è un'emergenza che si fronteggia come meglio possibile con il poco personale a disposizione da parte di vigili del fuoco, protezione civile e corpo forestale dello Stato.