La vicenda è quella relativa al depuratore di Ribera. Campione è accusato di abuso d'ufficio e truffa, mentre Giuffrida di reati in materiale ambientale, in concorso con il presidente della società che gestisce il servizio idrico integrato in diversi comuni della provincia di Agrigento.
L'inchiesta della Procura della Repubblica di Sciacca si era avvalsa di consulenze tecniche da parte del Corpo Forestale e dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico. Secondo quanto emerso dalle indagini, a causa di un guasto al sistema fognario, i reflui non depurati di buona parte del territorio di Ribera sarebbe finiti nel fiume Verdura e poi in mare. Per la Procura Girgenti Acque non solo, pur essendo a conoscenza delle rotture, non sarebbe intervenuta tempestivamente con le necessarie manutenzioni lungo il sistema di collettamento fognario che avrebbe dovuto convogliare i reflui al depuratore, evitando così l'inquinamento ambientale, ma avrebbe continuato ad incassare per intero il canone di depurazione da parte dell'utenza riberese. Il comune, infatti, si è costituito parte civile ed ha avanzato una richiesta di risarcimento danni di cinque milioni di euro.
I vertici di Girgenti Acque hanno sostenuto, sin dal primo momento, di avere segnalato il problema al Comune di Ribera e di avere in ogni caso disposto l'intervento di manutenzione pur non essendo convinti che fosse di loro competenza.
Dopo il rinvio a giudizio di Campione e Giuffrida, la prima udienza del processo è in programma, dunque, il 10 maggio al Tribunale di Sciacca.