questa mattina le operazioni di spegnimento del vastissimo incendio divampato ieri a Pantelleria nelle contrade Favarotta, Khamma e Perimetrale. Le fiamme hanno divorato ettari di vegetazione mettendo in pericolo diverse abitazioni che sono state evacuate. La Procura di Marsala, diretta da Roberto Piscitello, ha aperto un'inchiesta. Due i punti di innesco lontani 400 metri l'uno dall'altro, dato che potrebbe essere compatibile anche con un evento accidentale.
I pm stanno acquisendo i rilievi fotogrammetrici e tutte le ordinanze comunali sulla prevenzione e sulla gestione dei roghi. I rilievi fotogrammetrici saranno utili a capire dalle bruciature sul terreno da dove è partito l'incendio e come può essersi propagato in considerazione del forte vento di scirocco che soffiava ieri sull'isola, mentre le ordinanze sindacali chiariranno se sono state prese tutte le misure necessarie a prevenire e gestire eventuali roghi in una zona che in estate per le alte temperature è spesso colpita da incendi devastanti. "Un incendio colposo, causato dall'incuria umana non sarebbe da considerare meno grave di uno doloso", ha commentato il procuratore di Marsala, Piscitello. "Dopo la grande paura di ieri sera e una notte trascorsa al lavoro, a Pantelleria si va verso la normalità: due Canadair sono ancora al lavoro per spegnere gli ultimi focolai in una zona dove è difficile operare da terra. Il vento è calato e anche le fiamme, il peggio sembra passato". Così questa mattina il sindaco Vincenzo Campo. Resta "il forte dubbio" che il rogo "abbia origine dolosa", perché, spiega il sindaco, è "partito da due punti distanti tra loro centinaia di metri". Campo auspica che "a Pantelleria, come nel 2016, la natura possa coprire l'accaduto e che si individuino i 'fenomeni' di questo atto indegno". Una lunghissima notte di fuoco, quella vissuta nell'isola. Una trentina le persone che sono state messe al sicuro per precauzione via mare dalla Capitaneria di Porto e diciotto di loro sono state ospitate dal Comune. C'è stata una grande sinergia e un forte impegno, professionale e umano, da parte di tutti i soccorritori, ha tenuto a precisare il sindaco: vigili del fuoco, volontari, corpo forestale, protezione civile, carabinieri, marina militare e guardia costiera. E ne siamo orgogliosi.
Hanno fatto un grande lavoro in attesa dei rinforzi. Tra le ville sgomberate, anche quelle di Marco Tardelli e Giorgio Armani, che stava ospitando alcuni amici anche loro costretti ad abbandonare l'abitazione. Se qualcuno sa, parli, perché questo scempio è una ferita per tutta l'isola, ha concluso il sindaco di Pantelleria.