ed è già anche finita sotto i riflettori degli stessi giornali nazionali, l'apertura di un comitato elettorale di Fratelli d'Italia all'interno di un immobile nel pieno centro cittadino, proprio di fronte il palazzo municipale. Non ci sarebbe nulla di strano se non il fatto che tra i 4 fratelli proprietari di questo immobile (un tempo era un bar), c'è anche Pasquale Ciaccio, coinvolto nel 2008 nella nota operazione antimafia "Scacco Matto", subendone anche una condanna definitiva peraltro da lui già scontata.
Dopo il sequestro del bar, operato dalla magistratura nell'ambito del procedimento giudiziario scaturito dal blitz, la parte di proprietà di quel bar di Pasquale Ciaccio, e solo quella parte (quindi il 25%), fu oggetto di confisca. C'è chi si domanda in ogni caso come sia stato possibile autorizzarvi l'apertura di un comitato elettorale senza aspettarsi che si aprisse un caso. Comitato inaugurato dalla consigliera comunale di maggioranza Deborah Ciaccio in persona, nipote di Pasquale, dunque figlia di uno degli altri 3 fratelli rimasti legittimamente in possesso dell'immobile, ancorché in una situazione singolare. Inaugurazione alla quale ha partecipato lo stesso sindaco Viola.
Questo immobile è uno dei tanti che furono confiscati agli indagati dell'operazione "Scacco Matto" ma che non è mai stato possibile affidare con bando pubblico proprio perché cointestatari sono anche persone con la fedina penale pulita. Ma al di là degli aspetti giuridico-legali c'è chi solleva quanto meno una questione di opportunità. Un argomento su cui, peraltro in piena campagna elettorale, sono già iniziate le schermaglie.