L'allestimento abusivo è stato realizzato su un terreno di proprietà privata non recintato dai lavoratori stagionali, quasi tutti extracomunitari, presenti nel comprensorio tra Campobello e Castelvetrano per la raccolta delle olive. Il terreno si trova di fronte l'ingresso dell'ex oleificio 'Fontane d'oro', confiscato alla mafia e utilizzato dal Comune come campo regolare gestito dalla Croce Rossa Italiana, con le unità abitative dell'Unhcr e il coordinamento della Prefettura di Trapani.
Le 50 unità abitative dentro il bene confiscato sono già tutte occupate e gli altri migranti che arrivano stanno costruendo baracche di legno, plastica e cartone nei dintorni. Alcune baracche sono state destinate dagli stessi migranti anche a punto ristoro, bazar e vendita alimenti. La prefettura, proprio all'interno del campo gestito dalla Cri, ha vietato l'accensione di fuochi e l'allestimento di punti ristoro.
A poche centinaia di metri da questo nuovo campo spontaneo c'è quello dentro l'ex 'Calcestruzzi Selinunte', sul territorio di Castelvetrano. Proprio davanti quel campo abusivo, sulla strada provinciale, giacciono enormi cumuli di rifiuti prodotti dagli stessi lavoratori.