poco prima delle 23, dopo che la Guardia Costiera aveva soccorso il barcone, con 70 connazionali a bordo, sul quale viaggiava. La piccola arriverà in serata a Porto Empedocle e ad attenderla ci saranno i funzionari dell’ufficio minori della Questura di Agrigento. La bambina è stata presa in carico da un’associazione che la accompagnerà in una apposita struttura. I genitori e la sorellina di 7 anni sono rimasti sulla spiaggia di Maahdia, in Tunisia, da dove il peschereccio ha mollato l’ancora. Non è chiaro cosa sia accaduto, ma a quanto pare il resto della famiglia della piccina non è riuscita ad imbarcarsi perché gli scafisti, temendo di essere bloccati, non hanno atteso l’imbarco di tutti coloro che erano in partenza. A raccontare l’ennesimo dramma delle traversate del Mediterraneo centrale è stato Majdi Karbai, eletto al parlamento tunisino nel 2019 e attualmente in Italia dove vive e lavora con l’associazione Save The Children. «Una bambina migrante tunisina di 4 anni è sbarcata da sola a Lampedusa - scrive su Twitter - i genitori, insieme alla sorella di sette anni sono rimasti sulle coste tunisine a causa del panico» durante i momenti della partenza, con l’imbarcazione degli scafisti «che ha spinto il barcone a partire». Il team di Save the Children a Lampedusa, spiega la portavoce Giovanni Di Benedetto, ha immediatamente garantito l’assistenza e il supporto alla bambina «accogliendo, ascoltando e rispondendo ai suoi bisogni e segnalando prontamente il caso alle autorità competenti». La piccola, secondo quanto si apprende, è già stata trasferita dall’isola in una comunità protetta. «Riteniamo fondamentale la sua presa in carico immediata in modo che sia assicurata la sua protezione e la sua sicurezza - aggiunge Di Benedetto - e l’immediata attivazione delle misure necessarie per favorire il ricongiungimento con la sua famiglia».