al barchino di 6 metri affondato ieri sera nelle acque antistanti Lampedusa. Trentadue migranti, fra cui 3 donne, sono stati salvati dalla motovedetta della Guardia Costiera. Ma purtroppo nel naufragio ci sono stati anche 4 dispersi, fra cui due bambini, rispettivamente di 6 mesi e 6 anni, i cui genitori sono sbarcati - insieme agli altri 30 migranti - a Lampedusa. Gli altri due di cui non si hanno più notizie sono due uomini. Quattro dei 32 salvati ieri sera, dopo che erano finiti in acqua, sono stati portati, subito dopo l'approdo a molo Favarolo, al Poliambulatorio. Le emergenze mediche erano dovute allo stato di ipotermia e al fatto che qualcuno aveva bevuto acqua di mare.
Appena venerdì scorso altri 40 migranti - fra cui 7 donne e un bambino - erano stati salvati dopo che la loro imbarcazione si è ribaltata a 40 miglia dalla costa di Lampedusa. In quella circostanza ci sarebbero stati altri 3 dispersi che, secondo le ipotesi, potrebbero essere rimasti imprigionati nello scafo del natante. Intanto i team di Medici senza frontiere a bordo della Geo Barents hanno effettuato una seconda operazione di salvataggio: 90 persone, di cui oltre 35 minori e 5 donne, che viaggiavano su un gommone. A bordo ci sono adesso 164 sopravvissuti, tra cui 14 donne e circa 50 minori non accompagnati. Il più piccolo di loro ha soli 10 anni. E un'operazione di soccorso è stata condotta dalla Humanity 1 e dalla Louise Michel in acque internazionali al largo della Libia, con altre 103 persone recuperate a bordo.
Una emergenza su cui il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino ha invocato un intervento dell'Europa: "C'è troppo silenzio e troppo immobilismo attorno a questi morti", ha detto Mannino, eletto sindaco a fine dello scorso giugno. "In poco più di 5 mesi - ha aggiunto - ho accolto e dato bare a 18 persone, fra cui tantissimi bambini. Ma ci sono stati anche i dispersi, tantissimi di cui non è stato trovato nemmeno il cadavere. Intervenga l'Europa. Serve cambiare immediatamente il regolamento di Dublino e serve, concretamente, una collaborazione tra gli Stati membri".
Dal fronte giudiziario intanto si apprende oggi che un egiziano di 29 anni è stato fermato dalla polizia, a Milano, con l’accusa di essere uno degli scafisti di uno sbarco registrato il 17 agosto scorso a Lampedusa. L’uomo è stato individuato dagli investigatori della Squadra mobile che lavoravano al caso coordinato dal procuratore Salvatore Vella e dal sostituto Giulia Sbocchia della procura di Agrigento.