è stato portato, in stato di fermo di indiziato di delitto, al reparto di Psichiatria dell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove i medici stanno anche accertando se fosse o meno sotto effetto di sostanze stupefacenti. Pare che facesse uso di cocaina e forse di crack. Durante l'interrogatorio davanti ai magistrati il trentaquattrenne aveva detto anche di aver visto "un uomo che è entrato in casa con una maschera e un machete" e che è stato lui ad uccidere i genitori. Poi ha confessato, anche se in uno stato di delirio, sostenendo di vedere i fantasmi, di essere un altro, così come le persone uccise non erano i suoi genitori. E mentre i cadaveri di Giuseppe Sedita, 66 anni, e Rosa Sardo, 62 anni, sono stati trasferiti alla camera mortuaria dell'ospedale Barone Lombardo di Canicattì.
Intanto sono stati ritrovati vestiti e scarpe sporchi di sangue dell'assassino. Erano gettati alla rinfusa nella sua camera da letto. A ritrovarli sono stati i carabinieri della Scientifica. Adesso vengono esaminati dal Ris di Messina. Pare che vi fossero anche tracce di sangue in bagno perché - secondo l'ipotesi dei pm - il 34enne racalmutese, subito dopo il duplice omicidio, si sarebbe lavato. Salvatore Sedita, durante l'interrogatorio fatto durante la notte dal sostituto procuratore Gloria Andreoli, non avrebbe detto cosa ha fatto dopo il delitto che, a suo dire, sarebbe avvenuto nella giornata di lunedì. C'è un vuoto nel suo racconto. Non è chiaro fino a quando è rimasto in casa, nell'appartamento di case popolari di viale Rosario Livatino, alle spalle della stazione ferroviaria di Racalmuto. E' certo però che lunedì sera, dopo essere stato visto nella villetta nei pressi della fondazione Sciascia in compagnia di alcuni immigrati, sia sceso in paese e lungo corso Garibaldi ha comprato e mangiato un panino con la milza in un chiosco. Poco dopo è stato intercettato dai carabinieri che già lo conoscevano come assuntore di stupefacenti, lo hanno fermato e condotto in caserma.
"Il duplice omicidio di contrada Stazione mette grande agitazione nel paese, una realtà di 7 mila abitanti dove tutti ci conosciamo. Il Comune proclamerà il lutto cittadino nel giorno dei funerali per rispetto di queste due povere vittime". Lo ha detto il sindaco di Racalmuto, Vincenzo Maniglia, in merito all'omicidio dei coniugi Sedita. "Denunciamo un sistema sociale che sta perdendo di vista i valori fondamentali. Il Municipio sta procedendo all'assunzione di due assistenti sociali, l'ufficio deve essere potenziato - ha detto Maniglia - . Stiamo infatti attenzionando altri casi di particolare disagio familiare. Le istituzioni, i servizi sociali e sanitari, il Comune, carabinieri e polizia dobbiamo vedere come porre rimedio perché forse gli anni della pandemia da Covid hanno ulteriormente acutizzato fenomeni di liti familiari che poi sfociano in fatti criminali come quello verificatosi a Racalmuto".
Il primo cittadino ha poi aggiunto che "i servizi sociali del Comune di Racalmuto avevano attenzionato quest'emergenza. La mamma - ha detto - si era rivolta agli uffici chiedendo una mano d'aiuto. Sono state subito avviate le procedure, ma quando si chiedono, in questi casi, atti ufficiali come le denunce, i familiari stessi sono un po' restii perché nasce un conflitto. Nessuno, anche se si tratta dei propri figli, pensa che si possa arrivare a situazioni del genere. I servizi sociali - ha concluso Maniglia - avevano suggerito di attivare le procedure corrette, ma quello che è successo nessuno se lo aspettava. Nemmeno i familiari che hanno subito questa violenza".