da parte di alcune delle dieci famiglie dei bambini coinvolti nell'incredibile incidente di lunedì scorso, quando un pulmino parcheggiato in discesa nei pressi dell'istituto "Amato Vetrano" ha investito una scolaresca della "Mariano Rossi" che stava assistendo ad una manifestazione all'aperto. Vicenda questa su cui anche la procura della Repubblica aprirà un'indagine. Lo farà sulla base dell'informativa della polizia municipale che, come è noto, ha raccolto le notizie sulle conseguenze dell'episodio effettuando i rilievi sull'incidente. Un'indagine della procura, peraltro, in casi simili, scatta d'ufficio di fronte a situazioni di soggetti feriti e curati con prognosi superiori ai 20 giorni. Stando a quanto si apprende sono almeno 2 i bambini tuttora ricoverati in ospedale. Sono i casi più gravi, per non dire gravissimi, tra gli alunni che hanno subito conseguenze dal punto di vista traumatologico, con danni a ossa e legamenti. Una alunna, gravemente offesa al ginocchio, è stata già sottoposta ad un primo intervento di ortopedia chirurgico pediatrica, mentre un altro bambino ha subito una frattura ischio pubica, un'altra ancora una frattura al femore. Se si possono definire conseguenze meno gravi ci sono anche quelle di almeno 20 punti di sutura alla gamba di un'altra scolara e un'altra mezza dozzina di interventi effettuati dai sanitari nei confronti di altri bambini. Senza tralasciare il problema del pesante spavento da parte di tutti, compreso quello delle insegnanti, con una di loro la quale, accortasi del pulmino senza conducente che si stava abbattendo sulla scolaresca, si è letteralmente immolata facendo da scudo umano agli altri bambini, nel tentativo di limitare il più possibile i danni, pagando per questo le conseguenze di una lussazione alla spalla.