il pensionato di sessantasei anni ritenuto l'autore dell'omicidio di Carmelo Contarini, operaio di cinquantadue anni assassinato il 27 dicembre scorso con una coltellata in pieno centro a Cattolica Eracle. Il Gip ha dunque accolto la richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere formulata dalla Procura della Repubblica di Agrigento (l’inchiesta è condotta dal sostituto procuratore Paola Vetro e coordinata dal procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella). Giovanni Ferrera, nel corso dell’interrogatorio di convalida ha risposto alle domande fornendo una tesi che non ha evidentemente convinto il gip. Secondo le poche notizie trapelate, Ferrera avrebbe incontrato la vittima per discutere di alcuni lavori eseguiti dall'operaio per conto di una cugina del pensionato e valutati negativamente dalla donna, e per far presente a Contarini il malcontento della sua parente. Poi, il fattaccio, con una ipotetica linea difensiva tracciata dall'anziano che farebbe riferimento ad una sua reazione per legittima difesa. Resta da giustificare, tuttavia, perchè il pensionato si sia presentato all’ipotetico appuntamento con la vittima armato di coltello. Evidentemente, anche alla luce dell’esito dell’interrogatorio di garanzia che non indica chiaramente e con certezza un movente, proseguono le indagini ad opera dei carabinieri, finalizzate ad individuare il movente reale del delitto. Giovanni Ferrera è accusato di omicidio aggravato. Secondo una prima ricostruzione da parte dei militari dell’Arma, l’uomo avrebbe colpito con una sola coltellata al petto il muratore al culmine di una lite recandosi poi verso la stazione dei Carabinieri dove ha anche consegnato l’arma del delitto. Portato in caserma, si era avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del procuratore Salvatore Vella e del sostituto Paola Vetro. Nelle prossime ore il medico legale incaricato dalla Procura di Agrigento eseguirà l’autopsia.