Entro la fine di questo mese
si potrà richiedere al comune di Sciacca la concessione di uno dei 60 loculi cimiteriali che si devono ancora costruire, e che si realizzeranno grazie alla variazione di bilancio da 140 mila euro approvata il mese scorso dal consiglio comunale. Prima della fine dell'anno è stato pubblicato il relativo avviso. La precedenza verrà garantita alle salme che da mesi giacciono in deposito, per colpa della conclamata indisponibilità di tombe. Poi, sempre che rimanga spazio, sarà la volta della valutazione delle richieste dei cittadini in vita di età superiore ad 85 anni. L'onere richiesto è di 2.500 euro per ciascun loculo. A fare riflettere è il fatto che il comune di Sciacca continui a concedere loculi per 99 anni. Un lasso di tempo enorme, per un cimitero dove evidentemente bisogna continuare ad operare interventi di ampliamento. Sono numerosi i comuni italiani dove si è avuto il coraggio di ridurre il tempo della concessione a 50 anni, ma anche a 40. Novantanove anni prima che il comune possa rientrare in possesso di un loculo, per poterlo assegnare ad altri, sono decisamente troppi. Sorvoliamo sulle ragioni antropologiche e filosofiche sulle quali sulla vita terrena continui a perpetuarsi una concezione piuttosto sui generis del concetto di eternità. Oggi il comune può realizzare 60 loculi. E tutti sanno quanto sia stato complicato trovare la non certo spaventosa cifra di 140 mila euro per finanziarne la costruzione, fermo restando che si tratta di un investimento che rientrerà con gli interessi.
La possibilità di costruire questi loculi è naturalmente solo un modo per fronteggiare alla meno peggio un problema di portata assai più vasta, in un'area cimiteriale che sta letteralmente scoppiando, con la difficoltà (di cui il nostro Telegiornale si è più volte occupato) di potere garantire le giuste risposte alla collettività. Nei cassetti del comune giacciono ancora due proposte di project financing, per un totale di più di duemila nuovi loculi. I progetti di finanza prevedono interventi e commercializzazione da parte di imprese private. Dopo trent'anni i manufatti diventano di proprietà del comune. Ed è quasi bizzarro che dopo 30 anni si rientra in possesso dei loculi che però vengono concessi per un secolo. Qualcosa va fatto, perché è una situazione senza soluzione. Da indiscrezioni risulta che sarebbe orientamento dell'amministrazione aprire un tavolo di negoziato con i promotori delle suddette proposte volto a rielaborare il progetto, prevedendo (oltre alla costruzione di nuove tombe) anche la possibilità di garantire interventi di manutenzione e di sistemazione dell'intera area cimiteriale, intervenendo anche nei manufatti che sono a dir poco piuttosto ammalorati.