sarebbero solo alcuni dei fattori alla base di una riduzione, seppure lieve, dei casi di pedopornografia minorile online. A rivelarlo è il rapporto sull'anno appena trascorso pubblicato oggi dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni e dei Centri Operativi di Sicurezza Cibernetica. In aumento del 3% sia il numero delle persone indagate, sia quello dei siti internet oscurati. Il dato è nazionale. Aumentate dell'8% le persone arrestate nell'ambito di indagini su abusi iniziati in rete. Ad aumentare però è il numero di casi relativi ai bambini di età inferiore ai 9 anni adescati su internet, un trend diventato più consistente a partire dalla pandemia. Risultano pericolosissimi i social network e i videogiochi online, che sono luoghi di contatto tra minori e adulti. Evidentemente lo scenario è quello nel quale bambini e ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.
Scendono i casi di cyberbullismo, ed possibile associare questa tendenza alle iniziative di sensibilizzazione svolte dalla stessa Polizia postale nelle scuole, nel tentativo di aumentare il livello di attenzione e di responsabilità. Preoccupa infine il dato relativo alla cosiddetta "Sextortion", dove aumenta il numero di minori tra le vittime. Questo fenomeno consiste nei ricatti di pubblicare foto o video compromettenti in pose intime o mentre si svolgono atti sessuali. Un fenomeno che ha visto gli investigatori intervenire nei mesi scorsi con tre distinte operazioni: una effettuata tra le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Trapani (città, quest'ultima, dove è stato arrestato un assistente tecnico di un istituto alberghiero per adescamento e produzione di materiale pornografico) e due nel Palermitano, con 16 arresti e decine di persone denunciate.
Particolare attenzione è stata rivolta anche ai fenomeni di revenge porn e delle cosiddette truffe romantiche. Centinaia le denunce, ma il sospetto è che ci siano casi sommersi perché caratterizzati da un forte coinvolgimento emotivo che induce le vittime a non denunciare. Ma a dimostrare che Internet non ha soltanto connotazioni negative c'è anche il salvataggio di una sessantina di persone dall'intento di suicidarsi annunciato sul proprio profilo social. Una direzione che funziona è stata anche quella del commissariato di pubblica sicurezza online, che ha permesso agli utenti web di avere un interlocutore diretto e immediato.
Il report annuale della Polizia postale poi definisce "allarmante" la diffusione di contenuti propagandistici di militanti terroristi, nell'ambito della lotta contro il fenomeno del cyberterrorismo.
Ancora, la Polpost rende noto un incremento degli attacchi alla sicurezza cibernetica e ai dati informatici di interesse nazionale, che sarebbero aumentati anche nell'ambito delle tensioni geopolitiche scaturite dall'invasione russa in Ucraina. Dati sottoposti a migliaia di attacchi, che hanno costretto gli investigatori, in un ambito di collaborazione con le forze di polizia internazionali, ad un aumento sensibile della soglia di attenzione.
Ha registrato un significativo aumento anche il fenomeno delle truffe online, compreso quello del trading, con un aumento esponenziale di siti che propongono programmi speculativi apparentemente redditizi, che inducono molte persone a fare versamenti in denaro dando vita a flussi finanziari normalmente diretti all'estero. In preoccupante aumento anche il numero di frodi nel settore delle cryptovalute.