ma ho letto centinaia di libri, sono quindi informato sulle cure, vi prego di poter essere trattato con i farmaci e le terapie migliori". Avrebbe ripetuto più volte, con toni pacati e cordiali, questo suo pensiero il boss di cosa nostra Matteo Messina Denaro, rinchiuso da dieci giorni nel carcere di massima sicurezza dell'Aquila. A medici e personale penitenziario, le uniche persone con cui gli è permesso di parlare visto il regime del 41bis, "confessa" che le sue preoccupazioni sono legate alla cura del tumore al colon. Messina Denaro è in buone condizioni: ha superato i postumi della prima chemio di mantenimento, avrebbe avuto solo qualche problema gastrointestinale, secondo quanto si è appreso gli oncologi prevedono di fare la seconda seduta entro le prossime settimane. Il boss ha sostenuto, nell'ambulatorio ad hoc allestito accanto alla sua cella, la prima chemio nei giorni scorsi. I medici che lo hanno in cura, quelli dell'equipe guidata dal professor Luciano Mutti, primario oncologo dell'ospedale aquilano, lo avrebbero rassicurato che si stanno seguendo procedure all'avanguardia come da protocolli internazionali.
Il fronte investigativo sui 30 anni di latitanza del boss intanto continua ad essere molto intenso. Gli investigatori stanno battendo con sempre maggiore convinzione la pista delle scommesse online, quelle che avrebbero consentito a Messina Denaro di disporre di contanti. Precise indicazioni proverrebbero in particolare da due inchieste degli anni scorsi della Dda di Palermo nei confronti dell'imprenditore Carlo Cattaneo e di Calogero John Luppino. Nei confronti di quest'ultimo, condannato a 18 anni per associazione mafiosa, alla fine del 2022 è stata disposta una confisca dei beni piuttosto corposa, così come a Cattaneo (condannato a 16 anni). Luppino era definito "il re delle scommesse". Per gli inquirenti l'ascesa in questo settore sarebbe stata garantita dai mandamenti mafiosi di Castelvetrano e Mazara, che avrebbero obbligato i negozi del Trapanese ad installare le cosiddette macchinette mangiasoldi. È un'indagine che, dunque, come si può capire, mette in evidenza ogni giorno ramificazioni su ramificazioni. Aumenta considerevolmente il numero di persone da sentire.