Altri 110 i migranti, con tre diverse imbarcazioni, sono giunti fra la notte e l'alba a Lampedusa.
All'hotspot di contrada Imbriacola, nonostante il trasferimento di ieri sera, ci sono al momento 489 ospiti. Gli ultimi tre barchini, partiti da Sfax in Tunisia, sono stati soccorsi da 2 motovedette della Guardia costiera. Provenienza: Guinea, Mali, Costa d'Avorio, Liberia, Camerun, Senegal, Burkina Faso. E' stata trasferita, con elisoccorso del 118, dal Poliambulatorio di Lampedusa all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, la donna che ieri sera è stata ritrovata, in mare aperto, con indosso solo un salvagente. A chiedere aiuto e a fare scattare i soccorsi erano stati dei pescatori tunisini che avevano chiamato la capitaneria di porto che, con una motovedetta, l'avevano recuperata e trasferita a Lampedusa. La donna è apparsa ai soccorritori in forte stato di choc e di grave ipotermia.
Tutto questo è successo poche ore dopo l'ennesima tragedia del mare, con altri 8 morti, tra cui un neonato. Così al Gr1 della Rai il procuratore della Repubblica di Agrigento Salvatore Vella, che nel frattempo ha aperto un'inchiesta. L'ennesima tragedia del mare ha visto intervenire l'organizzazione umanitaria Save the Children, impegnata in tutto il mondo, e tra tante difficoltà, nel tentativo di proteggere i minori, che ha ribadito come il Mediterraneo sia tra le rotte migratorie che causano il numero più elevato di vittime, e come di fronte a questo fatto l'Italia e gli stati membri dell'Unione Europea debbano disporre unitariamente un meccanismo coordinato e strutturato di ricerca e salvataggio delle persone in difficoltà in mare, agendo nel rispetto dei principi del diritto internazionale, ponendosi l'obiettivo di garantire vie sicure e legali per l'ingresso in Europa.