accusato di aver curato Matteo Messina Denaro durante la latitanza, assicurandogli l’accesso alle cure del servizio sanitario nazionale. Alfonso Tumbarello, medico di base da alcuni mesi in pensione, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e falso ideologico. Per i magistrati era perfettamente a conoscenza del fatto che le prescrizioni, le analisi e le richieste di ricovero in ospedale non erano per il geometra Andrea Bonafede, ma che il destinatario effettivo era Matteo Messina Denaro. Tumbarello, secondo quanto scritto dal Gip Alfredo Montalto che ne ha disposto l’arresto, ha personalmente visitato il paziente Matteo Messina Denaro, raccolto l’anamnesi, indicandogli il percorso terapeutico da seguire. Inoltre avrebbe prescritto più di un centinaio di farmaci e di richieste di analisi ed esami specialistici. Troppi per non accorgersi che non potevano essere destinati al geometra Andrea Bonafede che non aveva tutti questi problemi di salute. E così, a distanza di settimane dall’arresto di Matteo Messina Denaro, finisce in carcere anche il medico Alfonso Tumbarello. I carabinieri del Ros lo hanno arrestato assieme ad Andrea Bonafede, cugino e omonimo della persona che ha prestato la propria identità a Matteo Messina Denaro. Sarebbe stato lui a ritirare le prescrizioni mediche e consegnarle al latitante.
Rimane in carcere, intanto, il cugino geometra. Il Tribunale del Riesame ha respinto l’istanza di scarcerazione di Andrea Bonafede che, oltre a prestare la identità a Messina Denaro, ha anche acquistato per conto del boss l’appartamento dove ha vissuto fino alla mattina dell’arresto.