che ha impegnato oltre 80 carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, supportati dai colleghi di Catania e Messina che hanno eseguito 11 fermi per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, su disposizione della Procura della Repubblica. L’operazione antidroga trae origine dall’arresto ,effettuato nel luglio dello scorso anno, del lampedusano Ignazio Umberto Blandina. All’interno della sua abitazione, i carabinieri di Lampedusa avevano rinvenuto e sequestrato 25 kg di cocaina. La droga era suddivisa in 22 panetti ben confezionati e destinati alla piazza di Lampedusa, proprio nel periodo di maggiore presenza turistica. Oltre alla sostanza stupefacente era stata sequestrata una ingente somma di denaro, ritenuta il provento dell’attività illecita di spaccio.
Un così ingente quantitativo di droga aveva portato gli inquirenti ad approfondire le indagini nei confronti di Ignazio Umberto Blandina che, tradotto in carcere, avrebbe iniziato a collaborare con gli inquirenti. Le successive attività investigative, coordinate dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella, hanno permesso ai carabinieri attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, di individuare i componenti di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle isole di Lampedusa e Linosa, ma anche nel territorio della provincia di Catania. I fermi eseguiti questa mattina hanno riguardato Salvatore De Battista, Marco Consiglio, Domenico De Battista, Dario Giardina, Domenico e Nicola Cucina, Francesco e Cristofaro Romano, Davide Miotti, Basilio Riccardo Cardamone e Angelo Scudellari . Sono stati tradotti nelle carceri di Agrigento e Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la quale nei prossimi giorni procederà ad effettuare la prevista udienza di convalida.
Le indagini effettuate avrebbero permesso di accertare svariati episodi di cessione di sostanza stupefacente. Di particolare rilievo quella di 39 kg di cocaina da parte di Salvatore De Battista a Ignazio Umberto Blandina affinché quest’ultimo la detenesse e la cedesse a terzi. Ma altri 8 kg di cocaina sarebbero stati ceduti a diversi soggetti con precedenti specifici da Francesco e Cristofaro Romano e Domenico e Nicola Cucina. Lo stesso Blandina avrebbe raccontato agli inquirenti della consegna di tre quantitativi di stupefacenti per complessivi 300 kg.
Le indagini sono ancora in corso e la responsabilità penale delle undici persone sottoposte questa mattina a fermo non è stata definitivamente accertata. Quel che certamente viene fuori e che già nel luglio scorso, dopo l’arresto di Blandina, era stato evidenziato dal procuratore di Agrigento Salvatore Vella è che Lampedusa si conferma come una delle maggiori piazze di spaccio di cocaina dell’intera Sicilia.