ha aperto un'inchiesta sul naufragio registratosi nella notte fra sabato e domenica di Pasqua nel Mediterraneo centrale, in acque Sar maltesi. Ventidue, fra cui 9 donne, i superstiti salvati dalla nave Nadir della Ong tedesca Resqship che ha recuperato anche i cadaveri di due uomini. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti vi sarebbero 18 dispersi. I pm agrigentini hanno aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. Gli investigatori della Squadra Mobile di Agrigento stanno cercando di ascoltare i 22 sopravvissuti, ma fra i 13 uomini e le 9 donne, originari di Costa d'Avorio, Guinea, Camerun e Senegal, c'è molta ritrosia a parlare. Tutti sono sotto choc e fortemente impauriti. Al momento, l'unica cosa che hanno detto è d'aver pagato 3 mila dinari tunisini per la traversata da Sfax. La barca in ferro, di 7 metri, sulla quale viaggiavano i migranti partiti da Sfax, è colata a picco e i 22 sarebbero rimasti in acqua per almeno un paio d'ore.
Altri salvataggi d'emergenza sono stati effettuati dall'autorità marittima italiana al largo di Siracusa e di Porto Palo di Capo Passero, nel versante sud orientale della Sicilia. Insomma: un'emergenza senza fine.
Finita la tregua concessa dal maltempo, sono dunque riprese a pieno ritmo le partenze dei migranti verso le coste italiane, come dimostrano gli oltre 40 barchini giunti a Lampedusa negli ultimi tre giorni, per un totale di quasi duemila persone. Tra loro c'erano anche i superstiti di un naufragio in acque maltesi. A questi si sommano le 35 vittime del naufragio di sabato al largo della Tunisia, presenti su una carretta del mare insieme ad altri 15 migranti che però sono stati salvati. Vittime alle quali si aggiungono il cadavere di un nigeriano che era su un barchino di 7 metri, con 38 migranti, soccorso domenica a largo di Lampedusa dalla Guardia Costiera, e altri due corpi recuperati in mare e portati a Lampedusa dalla Ong Resqship, insieme ai 22 sopravvissuti. Due barchini con complessivi 43 migranti sono invece stati bloccati dalla Guardia Costiera di Tunisi al largo delle coste di Monastir e Nabeul. Numeri che hanno portato nuovamente l'hotspot dell'isola al collasso. La struttura di Contrata Imbriacola ospita al momento circa 1.800 persone, quattro volte più della sua capienza massima. E, come se non bastasse, sotto i riflettori sono finiti anche gli autobus utilizzati per trasferire i migranti dal molo al Centro e dalla struttura di primissima accoglienza fino al porto dove avvengono i trasferimenti con i traghetti di linea: non sarebbero idonei e subirebbero continui rallentamenti, tanto che la questura di Agrigento ha avviato una serie di verifiche sia sui mezzi sia su chi li gestisce.