L'ultima tragedia scaturita dagli sbarchi senza sosta è quella dei cadaveri di 2 donne recuperate in mare in acque Sar italiane dalla Guardia costiera. Avevano viaggiato a bordo di un barchino di 9 metri insieme ad un'altra sessantina di persone di diverse nazionalità e che sono state più fortunate di loro, essendo riuscite a toccare la terraferma sane e salve. Ma nelle scorse ore erano stati oltre un migliaio i migranti giunti a Lampedusa. Soltanto ieri una ventina di sbarchi. Stanotte altri 102 migranti, su tre diverse imbarcazioni, sono stati soccorsi da motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza nelle acque antistanti Lampedusa. L'hotspot di contrada Imbriacola ha superato di quasi 10 volte la sua capienza regolare. Sono in corso diversi trasferimenti, attraverso i traghetti di linea, imbarcazioni della Marina militare ma anche velivoli dell'Aeronautica, direzione in parte Porto Empedocle e in parte Pozzallo. Cinquecento migranti, trasferiti dall'hotspot di Lampedusa, sono giunti nel porto di Catania. Circa la metà di loro sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza allestito nell'ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena. Gli altri 250 rimarranno a bordo del pattugliatore d'altura che si dirigerà ad Augusta, nel Siracusano, dove saranno fatti sbarcare.
I dati del Viminale intanto riferiscono che si avviano a superare quota 40mila i migranti sbarcati in Italia nel 2023, quattro volte più dello stesso periodo del 2022. I flussi appaiono inarrestabili, specialmente quelli provenienti dalla Tunisia. A fine anno gli arrivi potrebbero toccare la soglia delle 400 mila unità. È, questo, uno dei temi all'ordine del giorno dell'atteso confronto tra il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il commissario all'emergenza Valerio Valenti da una parte, e i governatori delle 5 Regioni che non hanno sottoscritto lo stato di emergenza - Puglia, Campania, Toscana, Emilia Romagna e Valle d'Aosta - dall'altra. Dall'Europa non sembrano al momento arrivare soluzioni. La Francia si prepara a sigillare i confini con l'Italia schierando al confine 150 agenti in più dalla prossima settimana. È in corso un negoziato tra il nostro governo e quello tunisino per trovare delle soluzioni condivise. Nel frattempo il Viminale punta ad aumentare il numero e la capienza di hotspot, centri di accoglienza e Centri per il rimpatrio. Nell’arco dei prossimi venti giorni saranno attivati 850 nuovi posti di primissima accoglienza per una soluzione strutturale che consenta di ridurre la pressione migratoria sull’isola di Lampedusa e sulla Sicilia orientale.
L'emergenza è politica ma naturalmente è anche umanitaria. La situazione preoccupa per diverse ragioni. Il ministro Piantedosi 48 ore fa ha raggiunto Lampedusa per incontrare il sindaco Filippo Mannino, ascoltandone i timori per la piega che sta prendendo la situazione. "Questa popolazione merita il premio Nobel per la Pace", ha detto il responsabile del Viminale.