del capitano Augusto Petrocchi, comandante della Compagnia di Licata, e del luogotenente Carmelo Caccetta, già comandante del Nucleo Operativo della stessa Compagnia. Sentenza di assoluzione con formula piena “perchè il fatto non sussiste”. I tre carabinieri erano accusati di rivelazione di segreto di ufficio in relazione all’arresto del maresciallo Antonuccio. Il solo colonnello Stingo, invece, era accusato anche del reato di calunnia nei confronti di un collega in servizio al Ros di Palermo. La procura di Agrigento aveva chiesto la condanna per i tre ufficiali: un anno e sei mesi per Stingo, otto mesi per Petrocchi e due mesi e venti giorni per Caccetta. L'accusa a carico di Stingo era scaturita nell'ambito di una inchiesta condotta dall'ufficiale con il Ros di Palermo, sotto il coordinamento della Dda del capoluogo di Regione, che aveva portato all'arresto del maresciallo dei carabinieri Gianfranco Antonuccio. La presunta fuga di notizie sarebbe avvenuta verso un suo capitano che avrebbe poi partecipato alle operazioni di arresto mentre invece la calunnia sarebbe avvenuta verso un suo collega del ROS di Palermo. Il colonnello Stingo e i due ufficiali sono difesi dagli avvocati Salvatore Pennica , Santo Lucia e Daniela Posante.