La corte d'appello di Palermo
ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di un cinquantaduenne di Sambuca di Sicilia, che in primo grado era stato condannato dal tribunale di Agrigento a 4 mesi di reclusione per il reato di truffa. Accolta l'istanza del suo legale, l'avvocato Antonello Palagonia, che anche nel primo grado di giudizio aveva sottolineato come l'azione penale non dovesse essere proseguita per mancanza di querela.
La vicenda da cui era scaturito il procedimento riguarda un ruolo di intermediazione nella compravendita di un'autovettura assunto dall'imputato. Imputato il quale, stando al contenuto della sentenza di condanna, avrebbe fatto ricorso ad artifici idonei a raggirare l'acquirente, traendone un ingiusto profitto. La pubblica accusa aveva chiesto la conferma della sentenza di condanna, mentre l'avvocato Palagonia la riforma della sentenza. Il tribunale ha dato ragione al legale.