Sanità sui caseifici che operano in provincia di Agrigento. Nella giornata di ieri oltre 440 chili di prodotti caseari sono stati sequestrati ad una ditta di Cammarata, mentre al suo legale rappresentante è stata inflitta una sanzione di 3 mila euro. Non solo. Dieci mila chilogrammi di prodotti, in fase di stagionatura, sono stati momentaneamente sospesi e bloccati fino a quando non arriveranno gli esiti delle analisi di laboratorio dell'istituto Zooprofilattico di Palermo. Gli esami serviranno, appunto, per stabilire sia la salubrità dei prodotti alimentari sia del deposito dove erano allocati in attesa della stagionatura.
L'ispezione igienico-sanitaria effettuata dai NAS nel caseificio ha permesso di sequestrare formaggi per un valore di mercato complessivo di 8 mila euro. Secondo le contestazioni, questi prodotti sarebbero stati destinati alla commercializzazione senza che fosse stata garantita la corretta tracciabilità delle materie prime impiegate. I controlli si sono, poi, spostati anche nel deposito dove erano stoccati i 10 mila chili di formaggi in stagionatura, in attesa delle opportune verifiche sanitarie. I carabinieri del Nas hanno informato dei fatti l'autorità amministrativa e quella sanitaria.
Prima di Cammarata, qualche giorno fa, i NAS di Palermo avevano sequestrato due caseifici e oltre 900 chilogrammi di prodotti in territorio di Santa Margherita di Belice. Le numerose verifiche effettuate sono volte a tutelare la sicurezza degli alimenti e dei consumatori, allo scopo di prevenire e reprimere condotte illecite, vigilando sul rispetto delle normative a protezione della salute. Anche in quel caso gli alimenti sono stati ritirati dal mercato. Da quando sono cominciati questo genere di controlli, ossia da aprile, ad oggi, sono state comminate sanzioni pecuniarie per un totale complessivo di oltre 25500 euro.