che ha portato alla notifica di sei ordinanze di custodia cautelare per corruzione e falso. Una inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo che avrebbe fatto luce su un giro di mazzette per ottenere il riconoscimento dell’invalidità. Disposto anche il sequestro di circa 900 mila euro. Agli arresti domiciliari sono finiti: Agostino Genova 70 anni di Partinico, coordinatore dell’ufficio invalidi civili dell’Asp Palermo e presidente della commissione invalidi civili e della commissione ciechi civili, assessore al comune di Partinico; Rosario Cammalleri 74 anni di Cattolica Eraclea ma residente a Palermo, medico; Pietra Di Fiore 70 anni di Palermo; Carlos Battaglia 58 anni, venezuelano, residente a San Giuseppe Jato; Calogero Randazzo, 48 anni, rappresentante di un Caf a San Giuseppe Jato e Tiziana Guadalupi, 52 anni di Palermo.
Le indagini sono state condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo in collaborazione con la direzione provinciale dell’Inps. Secondo quanto accertato dagli inquirenti Agostino Genova, presidente di diverse commissioni, in cambio di denaro e regali avrebbe redatto, anche usando documenti falsi, verbali di riconoscimento di invalidità senza verificare se i richiedenti ne avessero i requisiti. In alcuni casi gli attestati sarebbero stati rilasciati a chi non ne aveva diritto, in altri le tangenti avrebbero contribuito a velocizzare le pratiche.
Gli investigatori hanno scoperto una sorta di tariffario con le cifre imposte dal dirigente medico per l’istruttoria delle pratiche. Sarebbe emerso, inoltre, che gli indagati, sempre come compenso, avrebbero preteso le prima mensilità dell’indennità di invalidità ottenuta o parte degli arretrati. Sono al vaglio centinaia di istanze di invalidità rilasciate dalla commissione.