E' una vera e propria Santabarbara quella scoperta dai carabinieri in due distinti depositi ricavati all'interno di un garage e nella cucina di un appartamento nel comune di Licata.
In tutto tre quintali di giochi pirotecnici proibiti, contenenti materiale esplosivo pericolosissimo, illegalmente detenuti e destinati a finire sul mercato nero della provincia di Agrigento in occasione delle ormai prossime festività natalizie e in particolare del Capodanno. “Botti” di ogni genere, ma molto pericolosi a causa dell'elevato potenziale esplosivo costituito dal considerevole contenuto pirico degli artifizi. Era già tutto pronto per la vendita quando i carabinieri hanno fatto irruzione in quello che i militari hanno definito “un supermarket col botto” , ma che in realtà erano un garage e una cucina di due distinti stabili del centro abitato di Licata.
E' stato persino necessario l'intervento degli artificieri antisabotaggio, unità speciale dei carabinieri, per mettere in sicurezza l'ingente quantitativo di esplosivo rinvenuto e scongiurare inneschi accidentali che avrebbero potuto danneggiare gravemente gli stessi immobili.
Le manette sono scattate ai polsi di un impiegato incensurato, un 33 enne di Licata che è finito al carcere Petrusa di Agrigento con l'accusa di detenzione illegale di esplosivi.
L'operazione,che rappresenta uno dei più grossi sequestri mai effettuati in provincia di Agrigento, rientra nel piano di controlli straordinari disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Agrigento al fine di rendere più sicuri i festeggiamenti natalizi e di fine anno. In un solo colpo sono stati tolti dal mercato nero pericolosissimi fuochi illegali destinati al mercato agrigentino e che avrebbero fruttato un guadagno di svariate migliaia di euro.