Ma la scorsa notte Vincenzo Lattuca, 43 anni, è morto a Favara, in circostanze ancora da chiarire, nell’abitazione del padre dove viveva. La Procura di Agrigento, con il reggente Salvatore Vella, ha aperto un fascicolo d'inchiesta a carico di ignoti per spaccio di droga e morte quale conseguenza di altro reato. Lo stesso ufficio aveva accusato l'uomo dell'omicidio aggravato e dell'occultamento del cadavere della sorella, mai trovato. Il delitto, ipotizza la Procura, sarebbe avvenuto al culmine di un litigio, provocato dallo stato di ubriachezza della donna. La svolta dopo il rinvenimento, ad opera del Ris di Messina, di alcune tracce di sangue riconducibili a Gessica nell'abitazione dove l'uomo viveva, in via Leopardi, e dove la ventisettenne la sera della scomparsa era stata. Ma Vincenzo, interrogato dal pm e dalla Squadra Mobile, aveva negato le accuse. Ieri sera è stato colto improvvisamente da malore ed è morto prima di arrivare al pronto soccorso di Agrigento. L'ipotesi è che il decesso sia avvenuto per overdose. I poliziotti durante tutta la notte, e questa mattina, hanno ispezionato la casa e ascoltato i familiari di Vincenzo Lattuca. Il procuratore Vella ha disposto l'autopsia sulla salma che si trova nella camera mortuaria dell’ospedale di Agrigento dove questa mattina, si è recata la mamma di Vincenzo. La signora Giuseppina, accompagnata e sorretta da alcuni parenti, visibilmente affranta e in precarie condizioni di salute, ha voluto vedere, seppur per pochi minuti, la salma del figlio. L’esame autoptico sarà eseguito nelle prossime ore. Sul corpo come emerso da una prima ispezione cadaverica non vi sono segni di violenza. L’attesa svolta nelle indagini per la scomparsa di Gessica Lattuca, con la morte del fratello Vincenzo, è destinata a una inevitabile battuta d’arresto.