sulle salme di Daniele Gallo Cassarino, 47 anni, e della moglie, Ilenia Bonanno, 45 anni. Ad eseguire l’esame autoptico, su incarico della Procura, sarà il medico legale Alberto Alongi. Nel frattempo proseguono le indagini ad opera della Squadra Mobile. Si sussurra, in mancanza di conferme ufficiali, che Ilenia Bonanno non sia stata uccisa a coltellate, come inizialmente trapelato, ma soffocata a letto dal marito, che poi si è impiccato alla porta della camera da letto. L’omicidio-suicidio è avvenuto ieri mattina, al primo piano dello stabile di via Alessio Di Giovanni, a Fontanelle, frazione di Agrigento. Il dramma si sarebbe consumato al termine di una lite, l’ennesima tra marito e moglie, secondo il racconto di alcuni vicini di casa, che hanno sentito le grida provenire dall’abitazione. Marito e moglie sono stati trovati privi di vita nella camera da letto. A fare la macabra scoperta è stato uno dei due figli della coppia. Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i poliziotti della Squadra Volanti e i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile. Secondo quanto emerso sommariamente dalle prime indagini, Daniele Gallo Cassarino nel corso degli ultimi mesi avrebbe sofferto di un grave stato depressivo tanto da licenziarsi dal lavoro dall’impresa Seap, che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. L’uomo era in cura per combattere la depressione. La moglie ha lavorato in un negozio di telefonia nella centralissima via Imera per provvedere alle spese familiari.
Ma la situazione era molto complicata. Il licenziamento dal lavoro sarebbe stato uno dei motivi delle continue discussioni tra i due. La donna, secondo quanto raccontano alcuni conoscenti, non avrebbe accettato la decisione del marito di abbandonare l’impiego. Alcune sere fa, in via Alessio Di Giovanni, al civico 36, era intervenuta la polizia per sedare un litigio tra i due coniugi. Il rapporto tra marito e moglie sarebbe precipitato fino al drammatico epilogo di ieri. I poliziotti della scientifica hanno lavorato per ore all’interno della casa per trovare elementi utili alle indagini. Sono stati portati via alcuni oggetti e i telefoni cellulari che saranno poi analizzati. Sul posto si sono recati anche il procuratore facente funzioni di Agrigento, Salvatore Vella, che ha disposto l’autopsia sui cadaveri, e il pubblico ministero di turno Cecilia Baravelli.