aggredita e ferita. Subito dopo il marito, Daniele Gallo Cassarino di 47 anni, si è tolto la vita impiccandosi, ma prima si sarebbe inferto dei colpi provocandosi delle lesioni alle braccia. Il medico legale Alberto Alongi, che ha eseguito sabato scorso l’autopsia sui corpi dei coniugi su incarico del procuratore reggente Salvatore Vella e del pubblico ministero Cecilia Baravelli, ha ricostruito quasi tutti i dettagli dell’omicidio-suicidio avvenuto giovedì scorso in via Alessio Di Giovanni, a Fontanelle. La donna, che lavorava come commessa in un negozio di telefonia della via Imera, come emerso dagli accertamenti sulle salme, aveva delle lesioni sul corpo ed è stata soffocata. In un primo momento si pensava che fosse stata accoltellata alla gola, ma poi l'autopsia ha chiarito i dettagli dell'omicidio – suicidio. Daniele Gallo Cassarino pare soffrisse di depressione e, di recente, si era pure licenziato dalla ditta del settore dei rifiuti di cui era dipendente. La coppia aveva due figli, di 19 e 15 anni.
E’ stato proprio quest’ultimo a trovare i corpi dopo essersi allarmato perchè non riusciva a mettersi in contatto con i genitori. E tanta commozione ha suscitato ieri la presenza dei due ragazzi al santuario di San Calogero per assistere alla processione e trovare conforto nella preghiera. Accolti dal rettore del santuario, don Gerlando Montana Lampo, hanno cercato di trovare un pò di serenità in un momento di così grande dolore.
In serata, poi, il gesto toccante dei figli ha commosso tutti i presenti. Durante l’abbraccio dei devoti portatori, i due giovani si sono avvicinati al simulacro di San Calogero prima che entrasse nel santuario e hanno lanciato in cielo un palloncino bianco, come simbolo di amore e addio ai loro genitori. In un momento così drammatico, sono riusciti a trovare la forza di onorare la memoria dei loro cari e di condividere la loro sofferenza con la comunità agrigentina che si è stretta attorno ai due ragazzi, offrendo il proprio sostegno e il proprio affetto.