dei quattro migranti, morti in mare durante uno dei recenti naufragi al largo di Lampedusa. Sono le salme di tre donne e un bambino ivoriano di un anno e mezzo. Sono state accolte dal picchetto d’onore della Polizia. Poi la cerimonia con il doppio rito religioso, musulmano e cattolico, sul molo empedoclino. Presente anche il Prefetto di Agrigento, Filippo Romano. Le bare delle tre donne saranno sepolte a Palma di Montechiaro, la salma del bambino sarà tumulata al cimitero di Favara. Presenti a Porto Empedocle i sindaci Stefano Castellino e Antonio Palumbo.
Dopo le cerimonie religiose, dalla nave traghetto sono stati sbarcati circa 600 migranti in viaggio dall’hotspot di Lampedusa. Dal molo, scortati dalle forze dell’ordine, hanno raggiunto a piedi l’area di pre-identificazione per poi essere trasferiti in pullman nei centri d’accoglienza delle varie regioni italiane. Questi migranti sono riusciti a raggiungere l’Europa con la speranza di una vita migliore ma dall’inizio dell’anno ad oggi sono morti in mare 2060 migranti, tra cui bambini, uomini, donne e anziani.
Una tragedia che sta diventando sempre più un massacro. Ieri dinanzi l’isolotto Lampione a Lampedusa, è stato recuperato il cadavere di un migrante, un 56enne ivoriano che aveva in tasca il passaporto e la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.