il bambino ivoriano di un anno e mezzo morto nel corso di un naufragio lo scorso 8 agosto al largo di Lampedusa. La piccola bara bianca è stata tumulata nelle cosiddette colombaie, accanto ad altri bambini e bambine migranti, alcuni senza nome, morti nelle traversate del Canale di Sicilia. Il corpicino di Mohamed era sbarcato a Porto Empedocle nei giorni scorsi e ieri gli è stato celebrato un breve funerale mussulmano, alla presenza dell’Imam. Presente, grazie alla collaborazione del Comune di Favara e di una cooperativa sociale di Comitini, anche la giovane mamma, Marianne, 24 anni, di origine ivoriana. Era stata lei a riconoscere il cadavere, nella camera mortuaria del cimitero di Lampedusa, dopo aver a lungo creduto e sperato che il piccolo fosse in salvo. Rabbia e tanta commozione per una morte assurda. Presente alla cerimonia funebre anche il vice prefetto di Agrigento, Gabriele Barbaro. E poi tante nuove amiche della giovane mamma Marianne, che distrutta dal dolore ha dato l’ultimo saluto al figlio. Non solo fiori, ma sopra la bara bianca è stato poggiato un peluche, un piccolo elefantino con il quale giocava durante la traversata della morte il piccolo Mohamed. E intanto sono ripresi a pieno regime gli sbarchi di migranti a Lampedusa. Sono 329 le persone approdate dalla mezzanotte fino al mattino di oggi con 9 barche con a bordo tra gli 11 e i 62 tunisini, indiani, malesi e sudanesi, comprese donne e minori, soccorsi dalle motovedette della Guardia di Finanza. Otto imbarcazioni sono salpate dalla Tunisia e una dalla Libia. Ieri a Lampedusa si sono susseguiti 28 sbarchi per un totale di 992 persone. Al mattino di oggi nel Centro d’accoglienza sono stati contati 1.559 ospiti fra cui 176 minori non accompagnati. A metà mattina sul traghetto di linea sono partiti i primi 437 verso Porto Empedocle.