sono culminati con ammende e sanzioni amministrative per un importo complessivo che si aggira sui 64 mila euro. Sono 3 le persone scoperte a lavorare all'interno degli esercizi "in nero", quindi in violazione delle norme riguardanti i contratti di lavoro. Nei confronti di uno degli autolavaggi controllati è anche scattata la chiusura, come sospensione dell'attività, in quanto nessuno dei 2 lavoratori impiegati era stato regolarmente assunto. Due titolari di altrettanti autolavaggi sono stati denunciati alla procura della Repubblica di Sciacca. Le ipotesi di reato a loro carico sono quelle di omessa sorveglianza sanitaria, mancata consegna dei dispositivi di sicurezza per i lavoratori e mancata formazione informazione.
Questi interventi si inquadrano all'interno di una campagna di controlli straordinari contro il sommerso e sulla sicurezza condotti sul territorio provinciale dai carabinieri del Nucleo Ispettorato sul Lavoro di Agrigento assieme al nucleo Operativo e al contingente ispettivo. Le verifiche rientrano nella campagna denominata “Controlli Straordinari Sommerso e Sicurezza – Estate 2023” dei carabinieri dei Nuclei Ispettorato del Lavoro volta a prevenire e contrastare le gravi violazioni che danneggiano i diritti dei lavoratori e che mettono a rischio la loro incolumità. Controlli, quelli nei confronti degli autolavaggi, che evidentemente fanno parte di una precisa campagna nazionale, visto che non più tardi di 2 giorni fa un intervento simile è stato condotto anche nel Triestino. Anche in quel caso è stata sospesa un'attività imprenditoriale e sono state inflitte multe per 20 mila euro per l'accertata presenza di lavoratori in nero e violazione delle norme. Nelle scorse ore un altro autolavaggio è stato chiuso ad Aprilia, anche lì a seguito dei medesimi rilievi. Stessa situazione in provincia di Reggio Emilia, con controlli nei settori della filiera agroalimentare, dell'edilizia, dei pubblici esercizi ed autolavaggi. Le violazioni su cui puntano con maggiore interesse i militari riguardano la sicurezza (e proprio in queste ore, dopo la tragedia ferroviaria nel Torinese il tema è particolarmente sentito) e la formazione dei lavoratori. Anche nel Piacentino ci sono state verifiche in quel caso in cantieri edili e pubblici esercizi, a partire da quelli della ristorazione e delle aziende agricole.