né documentazione, specie animali pericolose o protette. Ad intervenire sono stati i Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo – Nucleo Cites del Distaccamento di Trapani, unitamente al personale veterinario dell’ASP di Trapani e al WWF. A seguito dell'accertamento eseguito ai danni di un’azienda zootecnica, è stato denunciato il proprietario, un uomo di 54 anni, e sequestrato diverse specie di animali irregolarmente detenute o prive di documentazione regolare.
A seguito dei controlli, i Carabinieri si sono accorti che l'azienda, oltre a numerosi capi in regola con tutte le autorizzazioni di rito, possedeva altri 19 esemplari da ritenersi a vario titolo irregolari. Precisamente, venivano rinvenuti all’interno della struttura, 8 cinghiali, 4 daini, 2 mufloni, 2 istrici e 2 canguri, privi di documentazione utile a rilevarne origine e provenienza e che, ai sensi della normativa italiana, sono da ritenersi tra le specie potenzialmente pericolose poiché possono costituire un pericolo per la salute e per l'incolumità pubblica. Per la detenzione di questi esemplari, infatti, - purché non si tratti di allevamento regolarmente autorizzato dalla Regione - è necessaria una speciale autorizzazione Prefettizia che serve a disciplinare le modalità di detenzione e il numero massimo di esemplari consentiti.
Inoltre, è stato rinvenuto anche un esemplare di Pappagallo Cenerino e un esemplare di Rossella orientale, che è un’altra specie di pappagallo inserito anch’esso tra le specie in via d’estinzione, per la cui detenzione è necessaria la documentazione CITES che ne attesti la nascita per riproduzione in cattività, escludendone, quindi, il prelievo in natura. Questi animali rinvenuti all’interno dell'azienda di Castelvetrano, seppur senza autorizzazione, si trovavano in ottime condizioni di salute, pertanto gli stessi sono stati affidati ugualmente alla struttura, in attesa di individuare altri luoghi idonei e regolarmente autorizzati alla detenzione di tali specie.